DAVID CROSBY/ “Sky Trails”: tracce di infinito nel cielo della musica

- Luigi Viva

David Crosby, nonostante l'età, sta vivendo una seconda giovinezza creativa pubblicando un disco dopo l'altro. Il nuovo Sky Trails è tra i migliori. LUIGI VIVA

crosby-sky-trails David Crosby

E’ uscito quasi a sorpresa SKY TRAILS album del leggendario David Crosby, musicista rock californiano, componente degli storici  Byrds e dell’ancor più noto gruppo Crosby Stills, Nash & Young che ebbero il momento di massima fama tra fine anni sessanta e metà anni ’70. La produzione solista di David Crosby fino al 2014 comprendeva solamente sei album, da allora ne ha pubblicati tre. Un periodo di grandi fermenti creativi che lo ha visto ritornare prepotentemente sulle scene con lavori di eccellente livello.

Stabilizzatosi a livello fisico e personale, il musicista ha trovato nuova linfa ed entusiasmo avvicinandosi sempre di più ad atmosfere jazz, grazie anche alla collaborazione con gli Snarky Puppy con i quali condivide il loro manager Mike Chadwick: Mio fratello maggiore mi fece ascoltare il  jazz anni ’50 – Dave Brubeck, Chet Baker, Gerry Mulligan, ovviamente una volta ascoltata questa musica fu naturale arrivare a John Coltrane e  Miles Davis“.

 

L’album, prodotto dal figlio James Raymond, è stato  registrato in diversi studi americani oltre a due sale in Estonia. Con l’iniziale She’s Got To be Somewhere , Crosby sembra volersi incamminare in quel jazz sofisticato dove ritmi e armonie curate, l’utilizzo dei fiati, contribuiscono a entusiasmanti miscele. Un’apertura inedita questa. “Suona come Donald Fagen. La mia band preferita sono sempre stati gli  Steely Dan, per il loro approccio al jazz, simile al mio”. spiega David Crosby.

Le armonie complesse, l’uso del piano elettrico (James Raymond), la chitarra di Dean Parks (straordinario ed originale come sempre), la sezione fiati  Steve Tavaglione al sax e  Walt Fowler  (ex Frank Zappa ) alla tromba, Jacob Collier ai cori fanno di questo brano  un piccolo gioiello capace di far rivivere i grandi album e le atmosfere degli Steely Dan. Il grande vecchio appare a suo agio e la sua voce si esprime al meglio come nei suoi anni d’oro: “Mi piace la musica complessa, i testi sottili, i cambi di accordi complessi, per questo ho iniziato a riaccordare la chitarra e a lavorare continuamente su accordature aperte“.

Sky Trails, title track, scritta insieme alla talentuosa Becca Stevens, è eseguita senza batteria, protagoniste le voci di Crosby e della Stevens . Le armonie vocali curatissime portano l’inequivocabile marchio di fabbrica del David Crosby dello straordinario primo album . Grande spazio viene lasciato al talento e alla bella voce della Stevens da qualche tempo nella band che lo accompagna dal vivo.  Belli gli  interventi del tenore di Tavaglione, al basso l’estone Mai Agan, nuovo talento del basso elettrico. Canzone che ci riporta alla West Coast dei primissimi anni ’70.

Sell me a Diamond, scritta insieme al figlio James Raymond, impeccabile al piano e synth, vede alla batteria Steve Distanislao e il ritorno alla chitarra del suo storico collaboratore Jeff Pevar oltre alla steel guitar di Greg Leisz.

Before Tomorrow Falls on Love scritta insieme a Michael McDonald (ex Doobie Brothers) è una ballad di straordinaria bellezza che solo due grandi  potevano scrivere. Accompagnamento essenziale con Mai Agan al basso  e James Raymond al piano e sinth.

Here It’s Almost Sunset  (Crosby/Agan),  non a caso è costruita intorno alle linee del basso fretless di Mai Agan. La batteria di Distanislao, il sax di Steve Tavaglione e il raffinato lavoro alle tastiere di Raymond completano l’affresco sonoro che ci porta a CapitolMoney to burn/Filling Up their pockets.

Firmata insieme al figlio, Capitol  è la canzone più politica dell’intero album una sorta di invettiva al potere e al Congresso americano che sembra riprendere i temi di protesta di  What Are Their Names, storico brano tratto dal suo primo album IF I COULD ONLY REMEMBER MY NAME. Il vecchio leone, sempre in prima linea con il suo impegno civile, in questo periodo sembra indirizzare i suoi strali verso Trump. 

“Joni Mitchell è una delle mie principali influenze. Se sei un cantautore e hai ascoltato il suo album BLUE, non puoi non rimanerne colpito. Abbiamo delle modalità di scrittura molto simili”: da brividi l’esecuzione di Amelia, uno dei tanti capolavori scritti da Joni Mitchell, alla quale Crosby fu legato in giovinezza. Proprio Crosby ne produsse il primo album pubblicato dalla Reprise nel lontano 1968 e con lei scrisse anche Yvette In English pubblicata dalla Mitchell in TURBULENT INDIGO (1994). L’interpretazione è magistrale, accompagnato dai soli  James Raymond  (piano, tastiere, synth basso) e dalla pedal Steel guitar di Greg Leisz, Crosby fa di questa canzone una sorta di canto d’amore per uno  dei più straordinari personaggi mai apparsi sulla scena rock. 

Somebody Home  incisa agli Esplanade Studios di New Orleans è la versione in studio di quella registrata live per l’album  FAMILY DINNER VOL.2 degli Snarky Puppy che lo accompagnano al gran completo. Presente anche il leader Michael League che ne aveva prodotto LIGHTHOUSE ultimo cd pubblicato nel 2016. “Gli Snarky mi piacciono talmente tanto che sarei disposto a cantare gratuitamente con loro (ride),  anche se a quanto pare non ne hanno intenzione!” commenta.

Curved Air (Crosby/Raymond) dal sapore spagnoleggiante vede protagonista Raymond impegnato su tutti gli strumenti, accanto a lui la batteria di Gary Novak con la voce di Crosby in gran forma.

Home Free canzone di chiusura e splendida ballad viene aperta da una “pioggia di chitarre acustiche” suonate da James Raymond e dallo stesso Crosby supportati dal basso di Mai Agan. Brano dalla grande profondità e suoni cristallini, distillato di emozioni sussurrate, con la voce di Crosby che affascina e colpisce, riportando alla mente gli anni d’oro di questo gigante del rock, grande musicista e chitarrista. Un  album imperdibile  che raccomandiamo non solo “vivamente” ma anche con il cuore. Musica delle stelle.





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