LICEI MUSICALI/ Contratto di mobilità? La conferma del nulla

- Pietro Blumetti

Firmato il Contratto 2017/18 relativo alla mobilità nella scuola; come avvenuto per le Utilizzazioni viene confermata la "selezione" a carattere sanatorio. PIETRO BLUMETTI

scuola_studenti_1_lapresse_2015 (LaPresse)

Firmato il Contratto 2017/18 relativo alla MOBILITA’ nella scuola; come avvenuto per le Utilizzazioni viene confermata la “selezione” a carattere sanatorio anche per l’accesso ai “Ruoli” relativi ai Licei Musicali, il tanto atteso “anello” mancante della Riforma degli Studi Musicali.

Anche i docenti chiamati ad insegnare a tempo indeterminato saranno “valutati” e reclutati esclusivamente in base alla loro anzianità di Servizio; un Servizio svolto per lo più presso gli ex Istituti Magistrali o i primi Licei Musicali Sperimentali (su “Insegnamenti” a cui si accedeva senza alcuna selezione relativa all’accertamento di specifici requisiti artistico-professionali, e infatti relativi a Corsi di Studi che avevano una natura e che svolgevano una funzione completamente diversa da quella che sono chiamati a svolgere gli attuali Licei Musicali).

Prima di procedere è forse il caso di premettere, per non dare adito ad interpretazioni e giudizi magari frutto di scarsa lucidità e serenità, come io stesso rientri tra i beneficiari di tale selezione a carattere sanatorio, in quanto docente di TAC (Teoria Analisi e Composizione) in tali Licei Musicali, dovrei dunque oggi festeggiare. Non festeggio affatto!

In sintesi dunque la recente normativa relativa alla Riforma (il Decreto Legislativo 328/2017 e il suddetto Contratto per la Mobilità) dispone, in perfetta “complice sinergia”, la piena conferma di quel “Nulla” che dal 2010 viene spacciato per Liceo Musicale; un “Nulla” che il CODIM, troppo isolato e controccorrente, ha puntualmente denunciato in questi ultimi anni (come documentato da quanto pubblicato proprio sulle pagine de Il Sussidiario).

Ben altro infatti doveva e dovrebbe essere il Liceo Musicale nell’ottica di una valida Riforma degli Studi Musicali, quale “serio” Corso di Studi, idoneo a svolgere il fondamentale ruolo di ponte di congiunzione tra l’Indirizzo Musicale delle Medie e l’eventuale prosecuzione di Studi nell’AFAM (oltre che naturalmente per configurarsi come fondamentale strumento formativo per tanti nostri ragazzi e Istituzione attraverso cui diffondere nella società la Cultura musicale).

I nostri ragazzi continueranno dunque ad esser le principali vittime di quella stessa Superficialità ed di quell’Apparenza che dominano nell’attuale società e che proprio la scuola pubblica dovrebbe arginare; di fronte ad una tale realtà delle cose, chiunque sia consapevole della sua gravità per i danni di cui è e sarà causa, non può rimanere in silenzio.

Credo siano doverose alcune dettagliate considerazioni rivolte ad analizzare e comprendere i diversi aspetti dei problemi; se non altro per fornire una corretta Informazione e formulare concrete valide Proposte migliorative.

1 – In PRIMIS è gravissimo che i Licei Musicali siano rimasti numericamente una realtà sostanzialmente inesistente, assolutamente insignificante se considerata nell’ottica del globale, organico e conseguenziale nuovo Corso di Studi che avrebbe dovuto dare un senso alla Riforma (…il cui principale rivoluzionario scopo doveva essere diffondere e distribuire adeguatamente la Formazione di Base nella scuola Pubblica, lasciando ai Conservatori solo quella Superiore); …nel merito di questo, sarebbe intanto importante chiamarli per quello che realmente sono: Licei ad Indirizzo Musicale, non Licei Musicali! …visto che sono Licei normalissimi, nei quali è presente una sola sezione in cui si studi Musica; anche nelle principali città italiane (Roma, Milano, Firenze, Bologna …) esistono infatti al massimo due Licei ad Indirizzo Musicale, e dunque: due sole sezioni relative a tutti gli Strumenti musicali esistenti.

In pratica queste continueranno ad essere le sole sezioni in cui saranno concentrati gli unici ragazzi di tali grandi città a cui verrà data la possibilità di studiare Musica in un Liceo: un “ghetto” isolato e accerchiato dal più completo “deserto”.

2 – Reputo ugualmente grave il fatto che la stragrande maggioranza dei Docenti dei predetti pochissimi Licei ad Indirizzo Musicale esistenti in Italia non sarà minimamente selezionata in base alla valutazione degli specifici requisiti artistico-professionali che per un tale Liceo si dovrebbero obbligatoriamente prevedere; un qualcosa di costituzionalmente “illegale”! …non solo perchè di fatto impedisce a tali Licei di poter rispondere degnamente alla funzione educativa e formativa che dovrebbero svolgere, molto più “importante” e radicalmente diversa da quella ludico – laboratoriale svolta dai corsi musicali presenti negli ex istituti Magistrali e dagli “sperimentali” primi Licei Musicali.

Naturalmente nulla contro i beneficiari di tale ennesima “Sanatoria”, ma sarebbe stato giusto e necessario limitarsi a garantire ai Docenti degli ex Istituti Magistrali e dei primi Licei Musicali “sperimentali” priorità assoluta solo nel caso dell’accertamento dell’eventuale possesso degli specifici requisiti artistici – professionali relativi alla Disciplina che sarebbero chiamati ad insegnare.

Per tutti gli altri si poteva magari prevedere una “sanatoria” che garantisse priorità per l’accesso agli Insegnamenti di Storia della Musica (nei Licei) o Musica e Strumento musicale (nella scuola “Media”); sia perchè si tratta di Discipline chiamate a svolgere un ruolo formativo più “complementare” o “globalmente formativo” sia in quanto, essendo tali docenti Abilitati proprio in Educazione Musicale, sarebbero risultati certamente più qualificati “professionalmente”.

3 – È assurdo, prima ancora che penoso, istituire “Ruoli” per Cattedre che sicuramente avranno il proprio Orario articolato su almeno tre/quattro Licei (spesso dunque neppure quelli presenti in un’intera Regione); persino TAC (Teoria, Analisi e Composizione) non riuscirà a completere in un Liceo il proprio orario Cattedra di 18 ore, essendo previste solo 15 ore distribuite nelle cinque classi dell’intero Corso.

Mi chiedo come sia stato possibile far sì che per moltissime Discipline (Oboe, Clarinetto, Fagotto, Trombone, Corno, Viola, Violoncello, Contrabasso, Arpa, ecc…) certamente un Docente avrà il proprio Orario Cattedra polverizzato e distribuito in diverse città, quando non in diverse regioni: FOLLIA!

4- altra terribile conferma del “Nulla” di tali Licei riguarda quanto relativo all’Insegnamento di TAC – Teoria, Analisi e Composizione ( tre Materie diverse, tutte estremamente complesse), perchè tale Insegnamento continuerà ad esser destinato ad un’intera Classe di 25 – 29 ragazzi!

“Nulla” causato dall’ingiustificabile e intollerabile ignoranza (non posso credere si tratti di malafede) di chi continui a dimostrare di non sapere nè quali siano i contenuti di tale Disciplina (di fondamentale importanza per ogni musicista e dunque per ogni studente di musica) nè cosa significhi insegnarli; chiunque ne avesse avuto minimamente coscienza avrebbe infatti perfettamente compreso come sia assolutamente indispensabile, almeno per Analisi e Composizione, prevedere , se non la “Lezione singola” (come da sempre avveniva nei Conservatori italiani e avviene in tutto il mondo, laddove si Studi Musica con un minimo di serietà e profitto) un massimo di 4/5 alunni per ogni ora di lezione.

Tale complessa Disciplina (come proposto nel dettagliato PROGETTO per i Licei Musicali formulato dal CODIM) andava infatti assolutamente divisa in due Cattedre: – una relativa all’Insegnamento di Teoria e Armonia (destinato alle intere due classi nel Biennio) e alla Musica d’Insieme (del Triennio – Corale ed Orchestrale);

L’altra relativa all’Insegnamento di Analisi e alla Composizione (per le sole tre classi del Triennio – 6 ore per ogni classe) prevedendo un massimo di 4/5 alunni per ogni ora di lezione.

5 – “Orchestra” e “Coro” sono “Strumenti” molto complessi, che da sempre abbracciano Corsi di Studi particolarmente lunghi e articolati, tra i più impegnativi nella Formazione di un Musicista; ingiustificabile la conferma di affidare tali Discipline (e dunque il lavoro che i ragazzi dovranno con tali “Strumenti” svolgere, per tre ore ogni settimana) a Docenti privi della relativa specifica Laurea (in Composizione, Direzione d’Orchestra, Musica Corale, Strumentazione per Banda, o equivalenti) che garantisca il possesso dell’indispensabile minima qualifica “professionale”; sarebbe come disporre per legge che dei “Dentisti” possano esercitare la professione di “Cardiologi” o “Oculisti”…

Il delicatissimo lavoro con l’Orchestra e il Coro continuerà così a concretizzarsi in risibili, anacronistiche e caotiche esperienze ludico-laboratoriali, deprimenti sia per i poveri ragazzi che per gli stessi docenti; è veramente scandaloso che il lavoro dei nostri ragazzi ed il loro tempo non sia minimamente rispettato, e che essi siano costretti a sopportare il fatto che le ore relative alla Musica d’Insieme (Corale, da Camera e Orchestrale) continueranno ad esser utilizzate troppo spesso sostanzialmente per riempire i vuoti dell’Orario Cattedra dei docenti di Strumento.

Nella scuola i Docenti devono “servire” a rispondere alle istanze educative degli allievi, non il contrario.

6 – Si conferma purtroppo anche l’irragionevole Studio obbligatorio di un qualsiasi 2^ Strumento: una sostanziale superficiale grave perdita di tempo. Per lo più, si tratta di uno Strumento spesso imposto dall’istituto, calpestando la volontà espressa dai ragazzi; ancora una volta, solo per riempire maggiormente l’Orario Cattedra dei Docenti.

L’unico 2^ Strumento complementare da studiare (come da sempre avviene nei nostri Conservatori e in tutto il mondo in un qualsiasi Corso di Studi musicali che si rispetti) dovrebbe essere il Pianoforte; perchè si tratta dello strumento la cui conoscenza è indispensabile per qualsiasi Musicista, in virtù del suo essere lo strumento polifonico per eccellenza e quello che offre la possibilità di leggere tutta la Musica scritta per ogni strumento esistente.

Ultima conferma della pseudo istituzione ( …il “Nulla”!) che continuerà ad esser spacciata per Liceo Musicale: alla prova di Maturità si richiede a tutti i ragazzi di Comporre / Elaborare un brano per Pianoforte !

Sarebbe come predisporre una Prova di Traduzione dall’Inglese a ragazzi che mai lo avessero studiato.

In virtù di quanto fin qui esposto, pur essendo io stesso tra i beneficiari di una tale selezione a carattere “sanatorio”, potrei scegliere di non usufruire di tale beneficio, abbandonando quel Liceo Musicale che ho atteso in tutti questi anni e per cui ho tanto combattuto; decidere di restare sulla mia Cattedra di Pianoforte nell’Indirizzo Musicale della Scuola “Media”, dove potrei continuare a insegnare ai “miei” ragazzi Musica …veramente!





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