Tom Petty/ Morto per overdose di medicinali: la causa contro Spotify

- Annalisa Dorigo

Tom Petty è morto a causa di un'overdose accidentale di farmaci: le cause sono state ufficializzate dalla sua famiglia attraverso un comunicato.

tom_petty_chitarra_facebook_2017 Tom Petty

L’ufficialità della causa della morte di Tom Petty sta facendo sicuramente discutere, ma per il grande rocker americano gli ultimi giorni erano stati segnati da una polemica che aveva visto coinvolto anche il suo nome. I diritti dei pezzi di Tom Petty sono infatti detenuti da un’agenzia americana Wixen Music Publishing, che detiene anche i diritti di altri mostri sacri del rock americano. E la Wixen Music Publishing ha deciso di fare causa a Spotify, il colosso della musica in streaming svedese, utilizzato sugli smartphone di milioni di persone in tutto il mondo, per la riproduzione, a detta della Wixen illegittima, del catalogo musicale di Petty. La causa è in ballo visto che Wixen sostiene che Spotify paghi solo l’esecuzione dei brani di artisti come Tom Petty, ignorando però i diritti dovuti alla composizione del brano. Un principio che potrebbe costringere Spotify a rinunciare al 20% degli album attualmente in catalogo. (agg. di Fabio Belli)

UN PASSATO ANCHE DA ATTORE

Si torna a parlare di Tom Petty che ha perso la vita lo scorso ottobre, con i famigliari che hanno lanciato un comunicato ufficiale oggi. Il noto musicista ha avuto la possibilità di lavorare anche nel mondo dello spettacolo. Il suo primo ruolo Tom Petty lo ha interpretato in Accadde in Paradiso di Alan Rudolph nel 1987, ma sicuramente quello più emozionante lo ha avuto nel film L’uomo del giorno dopo di Kevin Kostner di appena dieci anni dopo. Nel nuovo millennio poi si era reinventato anche come doppiattore. Se nella quattordicesima serie de I Simpson aveva avuto un piccolo ruolo in una sola puntata, nella serie animata della Fox King of the Hill ha fatto da doppiattore per ben ventotto puntate. Sicuramente un lato nascosto di Tom Petty che nel mondo dello spettacolo ha ricoperto molti ruoli. (agg. di Matteo Fantozzi)

UNA CARRIERA COSTELLATA DA SUCCESSI

Il cantante statunitense, che ci ha lasciati per overdose di medicinali il 2 ottobre del 2017, è stato un grande chitarrista e compositore. Ricordiamo gli ultimi lavoratori discografici del cantante. Il 24 luglio 2006 è uscito Highway Companion, nuovo album solista dell’artista, realizzato nuovamente con Jeff Lynne e il fido Mike Campbell. L’album prodotto come l’album solista Wildflower del 1994 da Rick Rubin, è il primo inciso per la American Recordings, etichetta del produttore stesso, che fa parte della Warner con la quale Tom Petty incide da più di dieci anni. Nella primavera del 2008 Tom Petty riunisce la sua prima band, i Mudcrutch, con cui non aveva mai inciso alcun disco e pubblica l’album Mudcrutch, che stilisticamente non si discosta troppo dalle sue recenti produzioni. Nel giugno 2010 Petty pubblica, nuovamente con gli Heartbrakers, l’album Mojo, seguito nel luglio 2014 da Hypnotic Eye. (Anna Montesano)

LE PAROLE DELLA FAMIGLIA

Un’overdose accidentale di medicinali: questa la causa della morte di Tom Petty. Il dolore era diventato insopportabile per il cantautore americano, che aveva cominciato così a rifugiarsi nei farmaci. Le analisi hanno rinvenuto tracce nel suo corpo di Fentanyl, ossicodone, e temazepam, tra molti altri farmaci. I problemi sono cominciati per una frattura dell’anca, ma soffriva anche di enfisema e problemi al ginocchio. Nonostante questo doloroso infortunio, Tom Petty non ha interrotto la sua tournée, ma così ha aggravato le sue condizioni. Portato all’UCLA Santa Monica Hospital, dove è stato attaccato ad un respiratore, è morto poi il giorno successivo, quando i medici hanno accertato che non c’era più attività cerebrale. Come riportato da WSLS-TV, la famiglia partecipa al dibattito sull’uso degli oppioidi con un post su Facebook: «Sappiamo che questa vicenda possa innescare una discussione sul tema e riteniamo che sia sana e necessaria. Speriamo che in qualche modo questa vicenda possa portare a salvare delle vite umane. Molte persone non capiscono la potenza e la pericolosità di questi farmaci, arrivando così ad un sovradosaggio». (agg. di Silvana Palazzo)

COME ELVIS PRESLEY GLI CAMBIÒ LA VITA

Le cause della morte di Tom Petty, il cantautore americano deceduto il 2 ottobre 2017, hanno trovato gli attesi chiarimenti. È stato un abuso di Fentanyl ad essergli fatale e a strapparlo ai suoi tanti fan. Ricordiamo infatti che Thomas Earl Petty è stato un chitarrista, cantante e compositore statunitense. Nato a Gainesville, in Florida, non aveva nessuna aspirazione musicale finché Elvis Presley non visitò la sua città natale. Fu proprio questo episodio a cambiargli la vita. Dopo aver fatto parte di alcune band come The Sundowners, The Epics, e Mudcrutch (di cui facevano parte i futuri membri degli Heartbreakers Mike Campbell e Benmont Tench) inizia quindi la sua carriera discografica come Tom Petty & the Heartbreakers, quando la band irrompe nella scena musicale nel 1976 con l’album omonimo di debutto. La canzone Breakdown, pubblicata come singolo, entra nella Top 40 nel 1977. (Anna Montesano)

TOM PETTY E PRINCE: UN TRAGICO DESTINO

Tom Petty e Prince, a legarli un tragico destino. Dal comunicato diramato dalla famiglia del cantautore americano scomparso lo scorso ottobre all’età di 66 anni, si evince che il suo decesso è stato causato da “un’accidentale overdose di farmaci causata dall’aver preso diversi medicinali contemporaneamente”. Tra questi soprattutto il Fentanyl, ovvero il farmaco oppiode più forte presente in commercio, al punto di essere considerato 100 volte più potente della morfina. E proprio il Fentanyl fu il farmaco che risultò fatale a Prince, il cantante che a sua volta morì per un’overdose accidentale, probabilmente con l’intento di alleviare un dolore cronico all’anca con il farmaco oppioide sintetico di cui sopra. Anca che ritorna anche nella storia di Tom Petty, visto che tra i vari problemi di salute che affliggevano il cantante vi era proprio una frattura dell’anca. (agg. di Dario D’Angelo)

Tom Petty: il comunicato della famiglia

Le cause della morte di Tom Petty, il cantautore americano deceduto il 2 ottobre 2017, sono state ufficialmente chiarite. A darne notizia sono Dana e Adria Petty, rispettivamente moglie e figlia dell’artista scomparso, che hanno diffuso un comunicato ufficiale, citando i risultati resi noti dal Medico Legale: “Siamo stati informati dell’esito finale dell’autopsia secondo il quale Tom Petty è morto a causa di un’overdose accidentale di farmaci causata dall’assunzione di diversi medicinali contemportamentamente. Purtroppo il corpo di Tom soffriva di vari problemi di salute tra i quali un’enfisema, problemi al ginocchio e un’anca fratturata. Nonostante il dolore, era riuscito comunque a portare a termine il suo tour di 53 date”. Il comunicato ufficiale, prosegue precisando come il dolore del cantante fosse insopportabile e tale da portarlo ad abusare dei farmaci, che poi gli sono risultati fatali.

Tom Petty: la famiglia chiarisce le cause della sua morte

Dana e Adria Petty, nel loro lungo comunicato nel quale chiariscono le cause della morte di Tom Petty, precisano come sia stato soprattutto l’abuso di Fentanyl (lo stesso che ha portato al decesso anche Prince) a risultare fatale al loro congiunto. Il medicinale è un oppioide molto potente, ben 100 volte più della morfina, e se non preso nelle dosi consigliate può risultare letale. Per questo la famiglia Petty esprime il proprio desiderio di essere utile al dibattito su questo farmaco e, più in generale sui medicinali oppioidi, nella speranza di riuscire a salvare molte vite. Le parole di Dana E Adria terminano con un ringraziamento ai fan e per il loro incredibile afferto e supporto negli ultimi mesi: “Grazie per avere rispettato la memoria di un uomo che è stato un grande del suo tempo sia pubblicamente che privatamente. Saremo grati se continuerete a rispettare la nostra privacy durante questi tempi difficili”.





© RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori

Ultime notizie

Ultime notizie