STAMINALI/ Cuore di topo torna a battere grazie a cellule umane

- La Redazione

Un cuore di topo privato delle sue cellule è tornato a battere grazie a un trapianto di cellule staminali pluripotenti indotte. La scoperta è dei ricercatori dell’University of Pittsburgh

laboratorio_r439 Immagine d'archivio

Un cuore di topo privato delle sue cellule è tornato a battere grazie a un trapianto di cellule staminali pluripotenti indotte (Ips). Il successo è stato ottenuto da un team di ricercatori dell’University of Pittsburgh (Usa), i quali sono riusciti in circa dieci ore di lavoro a “spogliare” il cuore dell’animale da tutte le sue cellule, rimpiazzandole con cellule umane cresciute sullo “scheletro” dell’organo. Dopo appena poche settimane il cuore si è rigenerato, dopo di che ha iniziato nuovamente a battere con una frequenza di 40-50 battiti al minuto. Lo studio, pubblicato su Nature Communication, potrebbe dimostrarsi un importante passo in avanti nella rigenerazione “personalizzata” degli organi. Lei Yang, autore dello studio, ha fatto notare che negli Stati Uniti più di 5 milioni di persone soffrono di scompenso cardiaco, “un problema che si traduce in una ridotta capacità del cuore di pompare il sangue”. E’ quindi ovvio che “la possibilità di sostituire un pezzo di tessuto danneggiato da un infarto con un altro nuovo potrebbe essere molto utile per questi pazienti”. C’è però ancora molta strada da fare: “Il nostro prossimo obiettivo – ha aggiunto Yang – è quello di capire la fattibilità di creare ‘toppe’ per riparare il muscolo cardiaco umano e riparare le aree danneggiate da un infarto”.







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