• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Educazione » SCUOLA/ Ecco come funziona la “fabbrica” dei giovani disoccupati

  • Educazione

SCUOLA/ Ecco come funziona la “fabbrica” dei giovani disoccupati

Dario Odifreddi
Pubblicato 4 Febbraio 2014
scuola_precari_manifestazioneR400

Precari scuola (Infophoto2)

I dati sull'inserimento lavorativo dei giovani continuano a peggiorare. Perché gli oneri di un rapporto di apprendistato devono pesare solo sulle imprese? DARIO ODIFREDDI

Mentre i dati sull’inserimento lavorativo dei giovani in Italia continuano a peggiorare di mese in mese rilevando la crescita dei tassi di disoccupazione e soprattutto rilevando lo scoraggiamento che porta molti di loro (i cosiddetti Neet sono ormai oltre 2,5 milioni) a non cercare neppure un lavoro, le nostre istituzioni sembrano incapaci di affrontare il tema nella sua complessità. 


LAVORO & PNRR/ Gli errori che pesano sull'occupazione di giovani e donne


Per farlo occorrerebbe prendere atto sul serio che i nostri problemi non sono legati, se non parzialmente, all’attuale congiuntura economica; le performances così radicalmente negative in termini di occupazione giovanile rispetto ai nostri competitors hanno origini strutturali.

Il più grave dei nostri problemi è un ritardo culturale, figlio di un’ideologia che ha attraversato gli ultimi decenni. L’idea che il percorso scolastico è per la promozione della persona e il lavoro invece (quasi) una necessità da sopportare, ha fatto sì che mai in Italia sia stata messa in campo una reale politica dell’alternanza scuola-lavoro (cosa che avviene in molti altri paesi europei). I giovani arrivano così a 18 o a 23-24 anni ad affacciarsi in un mondo che non conoscono e che li spaventa. Figlia della stessa cultura è la percezione negativa del lavoro manuale, quasi che esso fosse ancora il segno di una inferiorità di classe, un ambito da cui scappare attraverso l’ascensore sociale che è l’istruzione.


GENERALI/ Capitale umano, una scelta d'industria: così a Trieste si creano talenti


La conseguenza visibile (vedi recente indagine Mc Kinsey, Education to Employment, presentata a Bruxelles) è che mentre il 70% degli insegnanti ritiene che il percorso di studi sia abilitante al lavoro, lo pensa solo il 43% degli studenti e il 42% delle imprese. Mentre il lavoro scarseggia (dati Excelsior) ci sono decine di migliaia di posizioni aperte che le imprese faticano a coprire. 

Per questa cultura la flessibilità non è mai buona o cattiva, ma sempre precariato. La cultura di noi padri genera così insicurezza, paura del rischio e vittimismo. Certo non ci sfugge che i problemi ci sono e sono reali, ma proprio per questo dovremmo sostenere e abilitare i nostri giovani alla battaglia che la competizione mondiale e la globalizzazione hanno portato inevitabilmente con sé. La realtà e il lavoro non sono nemici, ma possibilità di compimento e di crescita. Non si tratta di calpestare i diritti dei giovani, né di mortificare i percorsi della conoscenza e dell’acquisizione di competenze per fare un piacere alle imprese, ma piuttosto di abilitare i nostri giovani a una reale cittadinanza nel mondo in cui viviamo.


APPRENDISTATO/ Il nuovo passo che aiuta giovani e imprese


Ora l’atteso decreto attuativo della legge 128/2013 (“L’istruzione riparte”) sembra muoversi in una nuova direzione prevedendo “per il triennio 2014-2016. la stipulazione di contratti di apprendistato, con oneri a carico delle imprese interessate e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Il decreto definisce la tipologia delle imprese che possono partecipare al programma, i loro requisiti, il contenuto delle convenzioni che devono essere concluse tra le istituzioni scolastiche e le imprese, i diritti degli studenti coinvolti, il numero minimo delle ore di didattica curriculare e i criteri per il riconoscimento dei crediti formativi“. 

Ma ancora è possibile notare una serie di storture rilevanti. 

Innanzitutto nel decreto non si fa riferimento a un mondo che più di altri in questi anni ha dimostrato di saper dialogare con le imprese, di formare ai vecchi e nuovi mestieri, di accompagnare i giovani nella fase di inserimento lavorativo anche attraverso l’innovazione delle attività laboratoriali (insufficientemente presenti nei percorsi scolastici, anche in quelli di natura tecnica e professionale) e la promozione di stage di diversi mesi. Si tratta della formazione professionale per i giovani tra i 14 e i 17 anni promossa dai centri di formazione professionale i cui risultati positivi sono ormai certificati da numerose indagini. È questo il fulcro intorno al quale costruire un vero sistema duale in Italia, dando cosi vita a un ordinamento i cui cardini risalgono ormai a 10 anni fa (legge 53/2003).

Ma anche restando alle sole istituzioni scolastiche non si capisce come l’onere di un rapporto che vuol essere a forte valenza formativa debba pesare sulle imprese senza oneri a carico della finanza pubblica. Se si tratta di un investimento per migliorare la qualità del capitale umano non si può scaricarne tutto il peso sull’impresa tra l’altro normando e burocratizzando tutto (requisiti, convenzioni, ore di didattica curriculare, etc).

È la radice dello stesso errore per cui in Italia non funziona l’apprendistato; troppa burocrazia, costi elevati per l’impresa, obbligo di assumere percentuali elevate alla fine del percorso a pena di essere esclusi dall’aprire nuovi contratti di apprendistato, etc.

Anche gli stessi stage e i tirocini curriculari devono essere modificati; non è alternanza fare uno stage in 5 anni di scuola per un mese; si tratta di un tempo in cui non è possibile avvicinarsi al mondo del lavoro e per le imprese ospitanti solo di un problema in più da gestire.

Insomma ci vuole una politica organica, e non interventi che appaiono quasi casuali (dagli incentivi a pioggia all’occupazione, alle troppo timide aperture sull’alternanza, a una definizione inadeguata dell’istituto dell’apprendistato, etc.)  

Abbiamo oggi davanti una grande occasione rappresentata dalla definizione delle priorità con cui spendere le risorse del prossimo sessennio comunitario (2014-2020) e dall’attuazione di strumenti come la youth guarantee. Il rafforzamento delle politiche educative e dell’alternanza di tutto il sistema di IeFP (scuole e centri di formazione) deve essere uno dei cinque obiettivi prioritari scelti dal nostro Paese.

Facciamo questa scelta (Governo e Regioni insieme), incrementiamo l’alternanza nella formazione terziaria non accademica negli Its di recente istituzione, portiamo a compimento l’ordinamento della formazione professionale iniziale, spingiamo senza paura sull’alternanza all’interno del sistema scolastico, apriamo a un apprendistato che sia realmente un contratto a causa mista. Solo così i risultati arriveranno.

Tags: Formazione lavoro

Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Educazione

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net