Dario Odifreddi è nato nel 1961 a Torino ed è laureato in economia e commercio. Ha lavorato per sette anni al Ceris-Cnr con il professor Gros-Pietro, occupandosi di politica industriale. Dal 1994 è imprenditore nel campo della formazione e del lavoro. È presidente della Fondazione Piazza dei Mestieri, realtà formativa che favorisce la preparazione e l’avviamento dei giovani al lavoro. È presidente della Compagna delle Opere del Piemonte e responsabile Formazione e lavoro della Compagnia delle Opere. Feed Rss
Il primo incontro del Meeting di Rimini è dedicato alla presentazione di una mostra in vengono raccontate le attività di Kayros, Portofranco e Piazza dei Mestieri
Sembra che per tutti e per i giovani in particolare, il lavoro non sia più una delle modalità principali attraverso cui si realizza se stessi, si esprime il proprio talento, si costruiscono risposte per il bene di tutti
Alcune osservazioni e consigli utili per il nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) nella parte che riguarda il sistema educativo. Le istanze di "Forma"
Dai Neet ai giovani disoccupati una proposta per rilanciare l'apprendistato formativo. Un modo per utilizzare efficacemente le risorse del Ricoveri plan e rilanciare lo sviluppo
Marchionne non era solo un famoso manager alla guida di Fca e Ferrari, ma anche un uomo capace di affezionarsi e commuoversi, teso a costruire qualcosa. Il ricordo di DARIO ODIFREDDI
La disoccupazione giovanile in Italia è un problema strutturale. Urgono interventi di cui si parla poco in questa campagna elettorale, spiega DARIO ODIFREDDI
Il lavoro sta cambiando, noi rischiamo di rimanere fermi. E le conseguenze sociali possono essere gravissime. DARIO ODIFREDDI (presidente Piazza dei Mestieri e membro di Al Lavoro)
A Torino da anni c'è un luogo dove chi fugge dalle guerre e dalla povertà trova accoglienza e un lavoro. Alla Piazza dei Mestieri si ricostruisce una umanità ferita. DARIO ODIFREDDI
Tra oggi e domani il ddl Buona Scuola sarà approvato in via definitiva. Per DARIO ODIFREDDI, presidente di Piazza dei mestieri (Torino) i cambiamenti introdotti sono un indubbio passo avanti
La Piazza dei Mestieri, Tra i primi casi in Italia a rappresentare un vero sistema duale, nasce nel 2004 a Torino. In questi giorni festeggia il decennale. Ne parla DARIO ODIFREDDI
Due proposte, sistemiche e fattibili, per affrontare il problema dell'occupazione giovanile. DARIO ODIFREDDI (Piazza dei Mestieri) anticipa i contenuti del suo intervento al Meeting
Il ministro Giannini ha detto che vuole "arrivare a luglio con un progetto preciso che metta insieme scuola, formazione e lavoro". DARIO ODIFREDDI, presidente di piazza dei Mestieri
I dati sull'inserimento lavorativo dei giovani continuano a peggiorare. Perché gli oneri di un rapporto di apprendistato devono pesare solo sulle imprese? DARIO ODIFREDDI
In commissione cultura della Camera si discute il decreto scuola. In tema di apprendistato il dcreto è carente e inadeguato. DARIO ODIFREDDI, responsabile Formazione della Cdo
Le statistiche documentano che i diplomi professionali diminuiscono la dispersione e molte imprese apprezzano chi ha fatto questi studi. Ma culturalmente siamo indietro. DARIO ODIFREDDI
Appuntamento oggi e domani a Torino alla Piazza dei Mestieri. Interverranno tra gli altri don Ciotti, il ministro Barca, Vietti (Csm), Fassino (Pd) e Chiamparino (Acri). Di DARIO ODIFREDDI
DARIO ODIFREDDI spiega quali sono le policies che possono salvare i nostri talenti: pluralità delle scelte educative, enfasi sulle competenze, nuovi modelli di governance
Della formazione professionale si parla sempre bene, ma, spiega DARIO ODIFREDDI, le politiche messe in campo non sembrano ancora favorire il dialogo tra scuole e imprese
DARIO ODIFREDDI, responsabile Lavoro e Formazione della Compagnia delle Opere, interviene nel dibattito scatenatosi dopo la riduzione ai 15 anni per accedere all’apprendistato
La crisi si sta spostando sempre più rapidamente dalla finanza all’economia reale. Siamo presumibilmente di fronte ad un nuovo paradigma che si sta formando e i cui contorni oggi non sono ancora definiti. In un mondo completamente rivoluzionato anche il concetto di welfare andrà rivisitato. Il commento di DARIO ODIFREDDI, responsabile formazione e lavoro di Compagnia delle Opere
Dopo aver giocato una carta pericolosa nella recente trattativa Alitalia, ora la Cgil ha deciso di rompere la trattativa sulla riforma contrattuale. Una mossa di difficile comprensione, in un momento in cui, vista la congiuntura economica, è necessaria la responsabilità di tutti
Riconoscere la possibilità di assolvere l’obbligo d’istruzione attraverso il canale della formazione professionale è un importante passo avanti per un pieno investimento in capitale umano, e per rispondere all’emergenza educativa dell’abbandono scolastico
Fa bene Bonanni a sottolineare il legame tra retribuzione e produttività. Ma per affrontare il problema della continuità lavorativa del singolo si deve andare oltre il tema salariale e le tipologie contrattuali. Senza un adeguato livello di servizi alla persona e al lavoro si rischia di restare in un circolo chiuso
Occorre definire un intervento strategico di medio e lungo periodo. Bene riformare gli assetti contrattuali, ma bisogna creare un welfare basato su politiche attive del lavoro e su un sistema misto pubblico-privato. Gli sgravi devono essere parte di una riforma più ampia