Linus contro Fabio Volo (in parte) dopo la sua uscita su Matteo Salvini, ecco cosa ha detto sui social
“Un comizio non autorizzato”, possiamo racchiudere così il lungo discorso di Linus sui social in relazione alla bufera e al polverone che si è alzato in seguito alle parole che Fabio Volo ha detto in radio parlando di e contro Matteo Salvini. Mentre tutti si preparano a dire la loro sulla questione, quello che è il capo di Fabio Volo prende le distanze dal suo ragazzo e, anzi, furioso etichetta la sua uscita come un vero e proprio “comizio, quando una persona esprime dei concetti e chi hai di fronte sai già che non avrà modo di ribattere. Per questo non si fa” ma poi non si tira indietro quando è il momento di lasciar intendere che alla fine la pensa proprio come lui seppur consapevole che c’è modo e modo di affrontare la cosa: “Quello che ha detto Fabio, cioè che Salvini a Bologna si è comportato da bullo arrogante, è sacrosanto e condivisibile da qualunque persona perbene. Ma si passa dalla parte del torto nel momento in cui lo si fa usando il linguaggio che ha usato Fabio (di cui mi scuso a nome della radio che dirigo) e quando soprattutto sai già che non ci sarà modo di avere un confronto“.
LINUS CONDANNA FABIO VOLO MA A META’
La lunga arringa di Linus poi continua rivelando che, nonostante quello che è successo e le parole usate da Fabio Volo, con il quale molto probabilmente parlerà in privato, lui non ha padroni di sinistra: “Una piccola cosa però ci tengo a precisare, che dà l’idea della superficialità di molti che mi hanno scritto: il mio “padrone” da qualche mese a questa parte si chiama John Elkann, gruppo Exxor, o FCA se preferite. Non mi risulta siano di sinistra. Leggete, informatevi, ragionate con la vostra testa. E poi sì, votate per chi cazzo volete. Grazie“. Se ci saranno altre risposte o, magari, le scuse di Fabio Volo (non a Matteo Salvini ovvio) lo scopriremo solo nelle prossime ore.
