Federico Zampaglione ospite del programma di Rai1 <em>Una storia da cantare</em> per omaggiare Celentano. Recente il suo intervento su Facebook per…
Il frontman dei Tiromancino ad Una Storia da Cantare
Federico Zampaglione, cantautore e frontman dei Tiromancino, è oggi protagonista della puntata-evento che Una storia da cantare dedica ad Adriano Celentano. Ospiti del programma, condotto come al solito da Enrico Ruggeri e Bianca Guaccero, tutti quegli artisti tra amici, colleghi e semplici ‘emulatori’ che hanno in qualche modo avuto a che fare con il Molleggiato. Non si ha notizia di duetti od occasioni pubbliche in cui Zampaglione si sia esibito con Celentano; per questo motivo, molto probabilmente, il suo sarà un semplice omaggio da ‘fan’. Certo è che almeno qualcosa in comune, con lui, ce l’ha eccome. E questa cosa, a parte la passione per la musica fatta diventare un lavoro, e quella certa vena polemica trasformata essa stessa in una seconda professione. Tra le altre cose, Celentano è celebre per le sue critiche ficcanti e la sua aurea da opinion leader; sotto questo punto di vista, Zampaglione gli somiglia vagamente. Ha suscitato una valanga di reazioni, per esempio uno dei suoi ultimi post su Facebook pubblicati a margine dello scorso Festival di Sanremo, in cui l’autore sembra fare riferimento a uno degli argomenti caldi di questa edizione: la squalifica e la successiva attenzione mediatica ricevuta dal ‘caso’ Bugo e Morgan.
Federico Zampaglione critica la Tv trash
“Se alla base mancano i contenuti”, scrive Federico Zampaglione, “tutto il ridicolo circo mediatico è destinato a svanire dopo pochissimo, lasciando dietro di sé il nulla dal quale è stato generato”. Zampaglione non cita nessuno in particolare, ma il riferimento appare chiaro: “Compiere gesti strani e a effetto, dichiarazioni altisonanti e controverse, buttarla sul patetico tentando l’effetto lacrimuccia tanto caro a una serie di trasmissioni Tv trash (o altrove su giornali, web etc.) basate sulla pura speculazione del dolore e disagio, raccontare tutti ma proprio tutti i propri affari privati, innescare polemiche, buffonate, litigi, finti amori e relative separazioni, sput*anare persone e chi più ne ha più ne metta. Una canzone che emoziona, un film che ti arriva dentro, un quadro che ti incanta o un libro che ti aiuta a capire chi sei davvero, non hanno bisogno di parole o fatti eclatanti a sostenerlo. Basta ascoltare, guardare, ammirare o leggere. Tutto qui. E le cose fatte con questo spirito continueranno a esistere per sempre nel cuore e nella mente di chi ha ricevuto qualcosa di buono, pulito e sopratutto onesto”.
Federico Zampaglione: “Rispettate l’arte”
Poi la nota biografica: “Spesso mi dicono che dovrei andare di più in giro a parlare di me. Di me? E perché? A dire cosa ? A fare scena? Pena? Parlare di quanto ho sofferto perdendo mia madre? Di separazioni da donne che ho amato? Di questioni familiari ? Non so…”. In sintesi, Federico Zampaglione non cede alla dinamica per cui successo equivale a svendersi e a svendere il proprio privato: “Io parlo e racconto di me attraverso strumenti artistici. Se vado in tv suono, faccio vedere momenti di un mio film… (…) Mi sentirei un poveretto a dover usare quelle argomentazioni per essere lì… magari pure in promozione con un nuovo disco di cui altrimenti nessuno parla perché è mediocre e non dice nulla. Poi per carità, ogni tanto si può condividere anche qualche cosa delle nostre giornate… ma c’è un limite a tutto”. Il punto è il seguente: “L’arte va rispettata e vissuta con coraggio e dignità, pertanto non serve mettere se stesso davanti a ciò che fai”. Infine specifica: “Badate bene, non è una critica verso nessuno in particolare, ma verso un sistema”.
