Orlando Bloom ha esortato tutti a restare a casa raccontando come il Servizio Sanitario britannico 20 anni fa gli abbia salvato la vita
ORLANDO BLOOM, L’INCIDENTE A 20 ANNI
Anche Orlando Bloom e Katy Perry stanno vivendo la gioia della gravidanza in quarantena. La felicità per la futura nascita della loro bambina si scontra con l’emergenza sanitaria da coronavirus, che ha modificato le loro abitudini, così come quelle di gran parte della popolazione mondiale. Proprio per questo, Orlando Bloom, oggi 43enne, nei giorni scorsi ha lanciato un messaggio per esortare tutti a restare a casa. L’attore, in particolare, ha voluto spendere delle parole a sostegno dell’NHS, il servizio sanitario britannico, che 21 anni fa, dopo un brutto incidente, gli ha salvato la vita. L’attore ha infatti confessato che all’età di 20 anni, poco prima di diventare una celebrità nota in tutto il mondo, si ruppe la schiena dopo una brutta caduta da una finestra, che gli sarebbe costata la vita senza il tempestivo intervento dei medici.
ORLANDO BLOOM: “MI SONO ROTTO LA SCHIENA E…”
Orlando Bloom, secondo quanto si legge su Mirror, sarebbe caduto da una finestra nel lontano 1998, anno in cui frequentava la Guildhall School of Music and Drama; nonostante la paura di restare paralizzato, si riprese in maniera tempestiva e tutto grazie all’intervento di medici e infermieri. Ecco cosa ha scritto ricordando quel giorno su Instagram, per esortare tutti a restare a casa: “ll SSN mi ha salvato la vita quando avevo 20 anni dopo essere caduto da una finestra del terzo piano ed essermi rotto la schiena. Avendo vissuto negli Stati Uniti per quasi 20 anni – ha precisato l’attore – ora è uno dei servizi pubblici da casa che rispetto di più”. Dopo l’incidente, nella sua prima apparizione sul palco, Orlando Bloom ebbe la possibilità di esibirsi di fronte al regista e produttore Peter Jackson, che a sua insaputa quella sera era seduto tra il pubblico. Fu proprio Jackson – si legge su Mirror – a selezionarlo per il ruolo di Legolas nella trilogia cinematografica de Il Signore degli Anelli, un’esperienza che lo consacrò al grande pubblico.
