Valentino Rossi si racconta al Corriere della Sera: "Appestato con il Covid. La MotoGp è ancora la mia vita ma...". Dall'amore alla politica, il Dottore a tutto campo
VALENTINO ROSSI, LA POLITICA E LA FIDANZATA
Valentino Rossi insegue sempre il sogno del decimo titolo iridato: “Corro perché penso di riuscire a vincerlo. Ma non è un’ossessione. Sarei contento di fare bene, fare podi, essere protagonista, in lotta”. Anche perché pure la vittoria in un singolo Gp manca ormai dal 2017: “Il livello dei piloti è altissimo. Ho avuto almeno tre opportunità in questi anni, è mancato sempre un pelo. Spingo al massimo evitando di fare sciocchezze. Sempre stato così, cercavo di preservarmi anche a 20 anni”. La vita a 42 anni però cambia: “Riesco persino a seguire un po’ la politica. Continuo a non capire una mazza, ma seguo”. Assolve Giuseppe Conte (“Mi pare sia difficile gestire questo caos, è facile disapprovare chi cerca di risolvere”) e dal futuro governo Draghi spera “in un piano serio per i vaccini e in un sostegno per i lavoratori in difficoltà che sono e saranno tanti. Vorrei una vera strategia per riprendere una normalità, per apprezzare più di prima l’Italia”. Valentino Rossi parla anche della fidanzata Francesca Sofia Novello: “Ci siano trovati, abbiamo caratteri simili, è una donna votata al buonumore, è positiva, si impegna da matti per risolvere un problema. Mi pare proprio una buona spalla. A nessuno dei due piace litigare”.
VALENTINO ROSSI SU LUCA MARINI E MARC MARQUEZ
Quest’anno Valentino Rossi correrà in MotoGp contro il fratello Luca Marini: “Veramente una persona seria. Lo guardo e certe volte sembra l’unico quarantenne della famiglia. È un figo, ha un enorme talento. Mi aspetto che faccia molto bene anche se gli servirà tempo per imparare a guidare la Ducati”. Su Marc Marquez e il suo infortunio invece questo è il commento: “Credo che l’errore sia voler tornare a correre troppo presto dopo l’operazione e non ho capito come abbiano permesso che accadesse. Bello che non ci sia? Qui serve una risposta diplomatica: mi dispiace moltissimo che non possa correre”, ma non lo ha mai perdonato per il finale del Mondiale 2015. La Yamaha ufficiale correrà con Viñales e Quartararo, deludenti entrambi lo scorso anno: “Hanno scelto i piloti del 2021 prima che iniziasse il 2020 ed è un errore secondo me”. Dovizioso a piedi “è assurdo, è veloce, esperto. Ma bisognerebbe chiedere a lui. Magari non aveva più voglia. Se fosse una sua scelta, tutto bene”. Valentino Rossi parla anche delle quattro ruote, a cominciare da Davide Brivio che è passato alla Alpine Renault di Formula 1: “Mi dispiace che non sia più in MotoGp. È un manager che ha alzato il livello generale ed è una persona che ho incontrato sempre volentieri nel paddock. Sono contento per lui, comunque”. Crede che Lewis Hamilton rinnoverà con la Mercedes, anche se “il tema denaro è sempre centrale. I milioni hanno la coda lunga”, mentre alla Ferrari e a Charles Leclerc augura di avere “una macchina all’altezza”. Tra i suoi possibili eredi, Valentino Rossi indica il compagno Morbidelli e Marini, ma anche Bagnaia e altri che “vengono su bene” come Bezzecchi, Vietti e Manzi. Infine, la sua Inter: “Ce la giocheremo sino alla fine con il Milan. Temo anche con la Juve”. E sul suo ritiro dalla MotoGp, non dice nulla…
