• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Economia e Finanza » Economia Internazionale » FOCUS INFLAZIONE/ Il rialzo “da dosare” per salvaguardare Stati e consumatori

  • Economia Internazionale
  • Economia e Finanza

FOCUS INFLAZIONE/ Il rialzo “da dosare” per salvaguardare Stati e consumatori

Giovanni Ricci
Pubblicato 5 Luglio 2021
Pixabay

Pixabay

C'è un legame tra inflazione e debito che suggerisce una certa prudenza nelle azioni odierne della Banche centrali dei principali Paesi

Nell’intraprendere l’analisi del rapporto tra inflazione e svalutazione e i conseguenziali termini tra creditori e debitori, giova dare una definizione precisa della svalutazione.

La svalutazione è soprattutto termine di economia internazionale e indica in tal modo l’abbattimento del valore che uno Stato fa della propria valuta nei riguardi di tutte le altre valute internazionali (in primis il dollaro americano); questo è ciò che avviene in regime di cambi fissi (regime non attuale a livello internazionale), in quanto in regimi di cambi flessibili, regime dominante sul mercato internazionale, si utilizzano i termini apprezzamento/deprezzamento.


SPY FINANZA/ Quei tremori sull'obbligazionario che vengono da Usa e Cina


Ora, lo scopo delle svalutazioni (o al contrario rivalutazioni) oppure apprezzamenti/deprezzamenti è intervenire sul saldo, sull’entità e sul volume della bilancia commerciale del proprio Paese, e per tale via influenzare il prodotto interno o anche con altra misurazione il prodotto nazionale; la bilancia commerciale, a sua volta è formata dagli scambi di beni e servizi col resto del mondo, con le transazioni finanziarie col resto del mondo, piccole altre partite di carattere più residuale (ad esempio, rimesse straordinarie, condoni debiti, ecc.) e in funzione di chiusura e controllo dal movimento delle riserve ufficiali delle banche centrali, le quali provvedono alla parificazione contabile della bilancia commerciale, e sono gli attori istituzionali di primo intervento per correggerne gli squilibri o modificarne gli scopi.


MILANO, MODA, BANCHE/ Quelle "operazioni speciali" (contro l'Italia) che sanno di politica


Da quanto sopra affermato si comprende, allora, in maniera abbastanza lineare che le bilance commerciali sono il canale di trasmissione dell’inflazione da un Paese all’altro, e per tale motivo il rapporto tra svalutazioni e inflazione e/o deprezzamenti/inflazione è stringente, in quanto uno Stato cercherà di approfittarne (se possibile, caso raro), oppure, come di prassi, cercare di isolarsi il più possibile dall’inflazione internazionale

Facciamo un esempio che coinvolge l’Italia; torniamo sempre al barile di petrolio, e vediamo che da qualche settimana dai 63 dollari al barile ci siamo avvicinati ai 75 dollari al barile wti; sebbene sia una variazione nuda e pura di quasi il 20% in poco più di un mese, la sua entità in questi termini non è fonte di allarme quanto di monitoraggio; ma se ad esempio il barile passasse a 90 dollari al barile (trascinando poi con sé prima il prezzo degli altri combustibili fossili) e poi a cascata quello di tutte le altre materie prime, si dovrebbe a tal punto constatare di essere nel pieno di una crisi inflattiva; quali le azioni a disposizione del nostro Paese?


SPY FINANZA/ La partita energetica parallela al piano di pace di Trump


A livello valutario e monetario puro, la risposta in questo caso è nell’euro, e quindi l’attore è la Banca centrale europea. Comunque, al di là di questo aspetto, per l’esempio che stiamo illustrando è d’obbligo ricordare che essendo l’euro una valuta forte in ambito internazionale, tenderà a minimizzare lo shock di prezzo petrolifero, con basso deprezzamento (potrebbe all’opposto configurarsi anche un apprezzamento e assorbire del tutto sulle importazioni gli shocks petroliferi, di nuovo queste ipotesi di scuola).

La verità pratica è che nell’attuale economia internazionale incredibilmente interconnessa, il famoso mercato globale, l’inflazione tracima in ogni dove e in ogni angolo se a sperimentarla sono in maniera quasi sincrona i maggiori Paesi industrializzati, e per tale via arriviamo al cuore del problema: rapporti tra creditori e debitori in un contesto inflattivo, dato che uno Stato sarà debitore e l’altro creditore, e così via e per tale percorso si arriverà al rapporto tra creditori e debitori all’interno di ogni singolo Stato.

A una prima osservazione appare subito qualcosa che stona, che stride; in buona sostanza, qualsiasi persona, qualsiasi ente è contemporaneamente creditore e debitore, e dunque se c’è un aumento persistente dei prezzi questo aspetto dovrebbe essere un puro fenomeno monetario (come per i più estremi economisti monetaristi), e quindi senza ricadute economiche, sociali e psicologiche. Ma osservando la realtà fattuale e quotidiana, chi se la sente di aderire a tale manifesto di intenti? Quando c’è inflazione severa (ma anche moderata, basta e avanza), i problemi quotidiani diventano drammatici: si sperimenta l’aumento generalizzato e privo di armonia alcuna dei prezzi di beni e servizi, e per il bilancio familiare inizia a diventare dura affrontare tutto questo. Sebbene un nucleo familiare sia fatto di percettori di reddito, i quali in presenza di inflazione aumentano anch’essi, alla fine dei conti c’è il dramma sociale e economico. Perché?

La moderna teoria macroeconomica, mettendo insieme posizioni keynesiane e monetariste, grazie al trait d’union della teoria delle aspettative di Lucas, dà la spiegazione nel fatto che l’inflazione (soprattutto dalla moderata in avanti) altera il rapporto tra creditori e debitori, diventa cioè un momento di lotta aspra tra percettori di redditi prodotti in maniera diversa, e nelle fasi più drammatiche può ridiventare vera e propria lotta di classe.

Per quanto possa sembrare strano, l’esempio che illumina in maniera esemplare quanto detto proviene dalla storia di Roma all’epoca repubblicana dei patrizi e plebei, e in particolare dalla scissione dell’Aventino da parte della plebe e del celeberrimo discorso di Menenio Agrippa. È proprio in tale modo: sebbene alla fine l’incremento dei prezzi all’interno di una società sia a somma zero, in quanto sono aumentati valori creditori e debitori (monetaristi puri e duri), come si evince dal discorso di Menenio Agrippa, se all’interno dell’organismo il cibo lo vuole tutto lo stomaco – quindi il corpo restando sempre identico a se stesso – priva dello stesso tutti gli altri organi, vengono però drammaticamente modificate e alterate le funzioni degli stessi (organi) che restano senza cibo, e per tale via il corpo morirà.

È veramente straordinario che negli aneddoti storici di 2.400 anni fa si ricavano immagini potenti per la modernità. Infatti, tornando a un linguaggio maggiormente preciso nei termini, quando c’è inflazione, il rapporto tra i volumi dei soggetti che sono maggiormente debitori (ad esempio, le imprese) e quelli maggiormente creditori (le famiglie) si altera, e se questa alterazione è troppo pronunciata diventa un pericolo per l’intera società. Solamente, che agli attuali tempi che stiamo vivendo l’ulteriore complicazione data da un’eventuale comparsa di inflazione è che il debitore più grande di tutti e in quantità smisurate è diventato lo Stato: il problema dei debiti pubblici giganteschi dei nostri giorni

Come ripagarli? Una soluzione: una iper-inflazione, e poi..? Poi, lo scatafascio.

Ecco perché la gestione monetaria di quello che sta accadendo, anche alla luce della pandemia Covid-19, è delicatissima e perigliosa; le autorità monetarie e poi quelle politiche hanno vere patate bollenti tra le mani, e già lo si è ricordato in interventi precedenti: le famose politiche di Qe della Bce o le easy money della Fed sono servite proprio a scongiurare in ultima analisi l’esplosione di tassi inflattivi paurosi, e questo sembra paradossale.

La spiegazione è la seguente: senza intervento delle autorità monetarie, i tassi di interessi dei debiti pubblici sarebbero schizzati alle stelle, e per tale via in base anche alle aspettative sarebbero stati coinvolti i tassi di inflazione, visto che la crescita reale ante-Covid era molto molto bassa (eccezione Cina e tigri asiatiche in maniera parziale); infatti, la crescita la dà l’attività imprenditoriale effettiva e non il semplice ingigantirsi dei debiti pubblici. 

Questo è l’aspetto del famoso discorso di Draghi: debito buono e debito cattivo. In maniera capziosa molti risponderebbero che oggi gli Stati sono quasi solo in grado di generare debito cattivo.

Morale della favola: è come se fossimo imprigionati e incatenati da enormi forze che si contrappongono e che vanno gestite con cautela massima, pena lo scatenarsi di eventi enormi. L’inflazione sì, ma non troppo alta, sennò i debiti pubblici non sono sostenibili; e quindi la reflazione: un’inflazione armoniosa con tanta crescita, nella quale il rapporto tra creditori e debitori all’interno di una società non venga messo in tensione né di sfilacciamento, né maggiormente di rottura.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI

Tags: Mario DraghiInflazione

Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Economia Internazionale

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Economia Internazionale

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net