Bolzano, 15enne che è stato arrestato per terrorismo non è un suprematista bianco xenofobo, ma figlio di islamici pronto a compiere un attentato
MINORENNE ARRESTATO A BOLZANO PER TERRORISMO
Un ragazzo di 15 anni, membro di un gruppo neonazista e satanista, è stato arrestato a Bolzano, perché era pronto a realizzare bombe con tutorial online, a compiere attentati e uccidere riprendendosi per trasmettere le immagini in un sito del dark web.
Lo ha rivelato il questore della Provincia autonoma di Bolzano, Paolo Sartori, il quale non ha rivelato l’identità del ragazzo, ma Il Giornale ha scoperto che non è il “suprematista bianco xenofobo” di cui parlava la sinistra: è un italiano di seconda generazione, figlio di immigrati e nato in Italia che provengono da un Paese islamico, integrato col territorio, ma pronto a diventare martire per l’Islam.
Gli inquirenti erano sulle sue tracce da mesi e pare che il ragazzo lo avesse capito, visto che aveva anche meditato la fuga all’estero, in Medio Oriente. Del resto, gli erano stati sequestrati due computer, un telefonino e un’ascia. Ora l’Antiterrorismo sta cercando eventuali complici e connessioni con i neonazisti e satanisti del gruppo internazionale 764.
“PRONTO A COMPIERE UN ATTENTATO”
Non sono molti i dettagli condivisi dagli inquirenti, proprio per non compromettere le indagini, ma è emerso che il 15enne neonazista islamico utilizzava i canali Telegram, quelli dove si vendono armi e droga pagando con bitcoin e criptovalute, di cui peraltro il ragazzo era un profondo conoscitore, ma anche con ricariche al tabacchino. Pare che volesse compiere un attentato nella “settimana del terrore“: l’idea era di uccidere un senzatetto e riprendere tutto in un video da condividere sul dark web.
Proprio online si era avvicinato ad ambienti della Jihad islamica. Nessuno si è sbilanciato in merito a un possibile collegamento con un attentato sventato in extremis in Inghilterra e con gli attacchi a Monaco e Villach, rispettivamente in Germania e Austria. Inoltre, sul cellulare conservava video radicali dell’Islam, sull’Isis, attentati e pure decapitazioni. Aveva anche effettuato ricerche con l’intelligenza artificiale per capire cosa si prova quando ci si suicida con un esplosivo.
NEL MIRINO DA UN ANNO
Stando a quanto riportato dal Corriere, il 15enne era finito nel mirino un anno fa per un possibile attentato a una centrale idroelettrica di Chiusa o all’acquedotto di Barbiano. Le indicazioni si rivelarono false, ma dopo alcuni accertamenti si risalì al 15enne, a cui furono sequestrati tutti i dispositivi informatici.
Eppure, il giovane satanista e jihadista tirò dritto, procurandosi un altro telefono e riprendendo in contatti con il suo mentore inglese, Cameron Finnigan, arrestato l’anno scorso e condannato a 6 anni di carcere per istigazione al suicidio, possesso di materiale di propaganda terroristica e immagini pedopornografiche.
In ogni caso, è stato tenuto d’occhio. Nel frattempo, aveva lasciato delle scritte sulle pareti della pista di pattinaggio di Chiusa per dimostrare la sua lealtà all’organizzazione, ma in realtà si è dimostrato confuso, visto che inneggiava al diavolo pur essendo islamico.
