A Milano comincia il primo processo ultrà, c'è anche Rosiello ex bodyguard di Fedez. Milan e Lega Serie A chiedono di costituirsi parti civili
PROCESSO ULTRÀ, AL VIA QUELLO CON RITO ORDINARIO
Inizia il primo processo alle curve, ma niente riprese degli imputati, arrivati scortati dalla polizia penitenziaria. Si tratta di uno dei procedimenti nati dall’inchiesta della procura di Milano nei confronti di alcuni ultrà di Milan e Inter. Tra questi ve ne sono tre che hanno optato per il rito ordinario: si tratta di Francesco Lucci, fratello dell’ormai ex leader della Curva Sud del Milan, Riccardo Bonissi e l’ex bodyguard di Fedez, Christian Rosiello.
La società rossonera si è costituita parte civile, come la Lega di Serie A, in quanto gli imputati hanno commesso gli atti per i quali sono finiti a processo approfittando “del bacino del tifo calcistico“. L’avvocato Enrico de Castiglione, che rappresenta il Milan, ha spiegato che gli imputati hanno causato danni diretti e indiretti alla società con le loro azioni, ciò alla base della decisione della richiesta di costituzione di parte civile. Anche la Lega di Serie A nella sua richiesta parla di danno di immagine, oltre che di clima di allarme e paura diffusa.
PROCESSO ULTRÀ: TRA I TESTIMONI ANCHE IOVINO
I tre imputati del processo che si è aperto stamattina devono rispondere di diverse accuse, che vanno dall’associazione per delinquere allo scopo di compiere estorsioni e aggressioni. Tra questa viene citata anche quella ai danni di Cristiano Iovino, il personal trainer vittima di un pestaggio nell’aprile scorso dopo una rissa con Fedez (vicenda per la quale il rapper va verso l’archiviazione per le accuse di rissa e lesioni, visto che non è stata sporta denuncia ed è stata conclusa un accordo in privato per il risarcimento).
Proprio Iovino compare nella lista della procura come testimoni, oltre a ultrà del Milan arrestati e a processo in abbreviato e alcune vittime di violenze ed estorsioni. Ma questo non è l’unico processo in piedi, perché a giorni ne partirà un altro contro 16 imputati, ma in quel caso si procederà con rito abbreviato. In questo caso, sono coinvolti i leader “caduti” degli ultras di Milano, come Luca Lucci, Marco Ferdico e il “pentito” Andrea Beretta, che ha deciso infatti di collaborare con la giustizia.
