Le scosse continue di terremoto Campi Flegrei non sono nulla di anormale, così come precisato dal geochimico Benedetto De Vito
Dopo giorni consecutivi di continue movimenti, nella giornata di oggi, almeno per queste prime ore, non si registrano scosse di terremoto Campi Flegrei. L’ultima segnalata dall’Ingv resta quindi quella di ieri sera, ore 20:14, con una magnitudo di 1.2 gradi sulla scala Richter, poi in precedenza il doppio sisma delle ore 16:00 e 16:15, con una magnitudo rispettivamente di 1.2 e 1.1 gradi sulla scala Richter.
Lo sciame sismico iniziato di fatto sabato scorso, quasi una settimana fa, si è concluso? Difficile stabilirlo con certezza ma in ogni caso secondo Benedetto De Vivo, considerato uno dei più grandi esperti al mondo di geochimica, in queste continue scosse di terremoto Campi Flegrei non vi è nulla di “anomalo”, dice ad Anteprima24.it.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, DE VITO: “POTREBBE VERIFICARSI UNA PICCOLA ERUZIONE”
Il professore dell’università Federico II di Napoli esclude totalmente che si possa verificare una eruzione del vulcano che si “nasconde” ai Campi Flegrei, ipotizzando al massimo un piccolo evento molto contenuto come ad esempio quello che avvenne al Monte Nuovo nel 1538. Ovviamente per De Vito è normale che la gente si preoccupi, e non riesca più a dormire in questi giorni alla luce dei continui tremori, ma tutto ciò che sta accadendo, stando all’esperto, risulta essere perfettamente in linea “con il nostro modello”, e di fatto non vi è alcuna novità.
Ma a cosa si devono quindi tutte queste scosse di terremoto Campi Flegrei? Per il docente universitario, il magma si sta cristallizzando e scende lentamente verso il basso, il cosiddetto processo del “second boiling”, e di conseguenza si creano dei fluidi che invece vanno verso l’alto ma una volta che raggiungono la profondità di circa 2,5/3 chilometri, incontrano un terreno impermeabile e spingendo danno vita al fenomeno del bradisismo, che appunto dà vita al terremoto.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, DE VITO: “COME UNA PENTOLA A PRESSIONE”
De Vito, per far meglio comprendere questa situazione ha paragonato il livello di pozzolana (quello appunto impermeabile) ad un “coperchio di una pentola a pressione”, che cerca di contenere tutto ciò che sta dentro la pentola, ma “ballando” un po’. Per il geochimico non è comunque vero che “il magma” stia risalendo, spiegando chiaramente che sia “falso”. De Vito si sofferma anche sulla magnitudo delle scosse di terremoto Campi Flegrei degli scorsi giorni, che ha più volte sfiorato i 4 gradi, ma a riguardo sottolinea che gli eventi sismici nelle zone vulcaniche solo “rarissimamente” superano il valore di 5 gradi e scosse con una magnitudo di 4 “è già parecchio”, aggiungendo che ciò avviene in tutte le zone vulcaniche del mondo.
Infine, per quanto riguarda i possibili interventi da fare, bisogna mettere in sicurezza le abitazioni per fare in modo che resistano a terremoti di tale magnitudo, ed inoltre, non bisogna concedere nuove licenze o condoni. Infine, è fondamentale preparare ampie zone di fuga di modo che si possa evacuare il prima possibile la zona rossa, anche se al momento, conclude, non è previsto alcun evento catastrofico.
