A Ischia è stato avviato il progetto Aetos di Unmanned4you: i droni di FlyingBasket per consegnare materiale sanitario tra differenti ospedali
Si possono utilizzare i droni per consegnare, nell’arco di pochissimi minuti, materiale sanitario da un ospedale all’altro? Quali distanze si potrebbero coprire e in quanto tempo? E tutto questo funzionerebbe anche in condizioni meteorologiche avverse?
A tutte queste domande ha cercato una riposta il progetto Aetos avviato dall’azienda Unmanned4you – dedita proprio all’innovazione tecnologica nel capo dei trasporti e del delivery, oltre che dalla surveillance, search & rescue – con la collaborazione dell’altoatesina FlyingBasket – tech company diventata leader nel settore dei droni cargo per la logistica – nell’area dell’ASL Napoli 2 che copre l’isola di Ischia: l’obiettivo era proprio quelli di verificare se i droni fossero in grado di consegnare in sicurezza materiale biologico tra due ospedali in tempi complessivamente minori rispetto al trasporto terrestre.
Avviato già il 4 febbraio con un primissimo test pilota, il progetto Aetos di Unmanned4you ha visto un secondo test lo scorso 18 febbraio nel quale sono stati eseguiti quattro differenti voli tra l’ospedale napoletano Santa Maria Grazia di Pozzuoli e quello di Casamicciola d’Ischia – distanti 17km l’uno dall’altro in linea d’aria, ma separati dal mare -, consegnando con i droni di FlyingBasket carichi da cinque chili compatibili (grosso modo) con sacche di sangue: tutti e quattro i voli si sono dimostrati un vero e proprio successo, con il materiale sanitario giunto a destinazione senza intoppi in soli 15 minuti.
Carmine Esposito (Unmanned4you): “Con i droni in ambito sanitario contribuiamo all’accesso universale alle cure”
“Questo progetto – ha commentato in occasione del secondo test il co-fondatore di Unmanned4you, Carmine Esposito – vede collaborazioni con enti pubblici e privati” in una vera e propria sinergia fine a “portare innovazione in un settore come la sanità” che deve sempre perseguire – anche, e soprattutto, grazie alle “nuove tecnologie” – l’obbiettivo dell’accesso “sociale e universale alle cure” che sarebbe quasi impossibile “senza innovazione“, la quale deve necessariamente passare dalla “collaborazione tra pubblico e privato“.
Dal conto suo – proprio in rappresentanza dell’aspetto pubblico del progetto di Unmanned4you – l’assessore alla Ricerca, all’Innovazione e alle Start-Up della regione Campania Valeria Fascione ha posto l’accento sul fatto che “il trasporto tramite droni di materiale biologico, farmaci e per servizi di emergenza rappresenta un’innovazione fondamentale“: attualmente il progetto è in fase di test “tra l’ospedale di Pozzuoli e quello di Casamicciola“, ma guardando al futuro si punta a creare un valore aggiunto per l’intera “collettività” fissando “nuovi standard” per il settore sanitario che diventeranno – auspicabilmente – “parte integrante della quotidianità“.
Infine, il co-fondatore di FlyingBasket – che al progetto di Unmanned4you ha contribuito fornendo i fondamentali droni – Moritz Moroder ha ricordato che i piccoli dispositivi volanti sono la più importante “rivoluzione per i servizi di logistica” operando tranquillamente “fra zone impervie [e] in massima sicurezza”: aspetto che diventa ancora più importante se si guarda “all’ambito sanitario“.
Mentre parlando del test svolto a Ischia ha ricordato che “siamo riusciti a mettere in contatto fra loto, in soli 15 minuti, due strutture che solitamente hanno bisogno di molto più tempo per il trasporto di materiali“, il tutto – peraltro – con un occhio di riguardo nei confronti della “sostenibilità ambientale“.
