Come sta Papa Francesco, i pareri degli esperti: per Garattini il quadro è grave e c'è rischio sepsi, Remuzzi mette in guardia dagli antibiotici per i reni
GARATTINI SU PAPA FRANCESCO: “ANTIBIOTICI? NON CI SONO ALTERNATIVE”
Per Silvio Garattini non c’è alternativa agli antibiotici per Papa Francesco, ricoverato da 12 giorni al Policlinico Gemelli di Roma, ma per il professor Giuseppe Remuzzi possono aver contribuito all’insufficienza renale di cui soffre. Entrambi lavorano all’Istituto Mario Negri Irccs di Bergamo: il primo lo ha fondato e ne è presidente, il secondo ne è direttore. Intervenuti entrambi ai microfoni di Adnkronos, hanno fatto il punto della situazione sulle condizioni di Papa Francesco in base alle informazioni che filtrano tramite i bollettini.
Per Garattini, dunque, non ci sono problemi nel somministrare forti dosi di antibiotici, nonostante alcuni effetti non siano del tutto noti. A tal proposito, ha citato studi in base a cui c’è un collegamento tra intestino e cervello, ma comunque non ci sono certezze sull’interferenza di questi farmaci e sull’eventuale modalità.
“Nel caso di Papa Francesco non vedo altra strada“, secondo Garattini, per un solo motivo: bisogna scongiurare la sepsi, visto che alla luce delle sue condizioni “potrebbe essere davvero importante“. Infatti, il quadro clinico è definito grave dal medico, che fa riferimento ai problemi polmonari, al rischio sepsi e all’inizio di danno renale.
REMUZZI: “ATTENZIONE AGLI ANTIBIOTICI”
Su quest’ultimo aspetto si è soffermato anche il professor Giuseppe Remuzzi. Il neurologo ha spiegato che l’insufficienza renale che ha colpito Papa Francesco è “lieve e iniziale“, inoltre appare “sotto controllo“, quindi è una patologia affrontabile dal team di alto livello che si sta occupando del pontefice. Quel che conta, ha aggiunto, è che venga fornito il giusto dosaggio degli antibiotici, perché potrebbero essere uno dei fattori che ha portato a quell’insufficienza renale.
Sono diversi i fattori che potrebbero aver inciso in tal senso secondo l’esperto, che ha citato l’infezione ai polmoni, gli antibiotici somministrati per curarla, visto che in alcuni casi si rivelano tossici per i reni, e l’ossigenazione non ottimale. Tutto ciò potrebbe compromettere un organo è che molto vulnerabile e sensibile soprattutto negli anziani. Bisogna poi aggiungere l’anemia e le piastrine basse.
