Chiara Petrolini resta a casa ai domiciliari: a Storie Italiane si discute sulla decisione di ieri della Cassazione: ecco cosa è emerso
Chiara Petrolini può restare agli arresti dei domiciliari. Ieri la Cassazione ha rigettato la richiesta della Procura di arrestare in carcere la 21enne di Parma accusata di aver partorito due neonati e di averli seppelliti nel giardino di casa. Per ora quindi Chiari Petrolini resta ai domiciliari, visto che la Cassazione ha accettato il ricorso dell’avvocato difensore ma con rinvio, rimandando quindi il tutto al tribunale del Riesame del Bologna, che già in passato si era espresso sulla conferma dei domiciliari.
Contraria fortemente alla decisione di lasciare ai domiciliari Chiara Petrolini, la dottoressa Maria Rita Parsi, che ospite negli studi di Storie Italiane precisa: “Il carcere non è la soluzione, servirebbe una comunità terapeutica, io ho visto moltissime volte farlo, l’hanno rimessa nel posto dove ha seppellito i due bimbi. La comunità terapeutica c’è per questo, sia pubblica o privata. Questa persona restando chiusa può impazzire, fare del mare, è una persona che va curata. Se tu la rimette in un nucleo famigliare dove nessuno dice nulla e dove è nato tutto”.
CHIARA PETROLINI RESTA AI DOMICILIARI, MARIA RITA PARSI: “SENSO DI INGIUSTIZIA”
E ancora: “Il suo è stato un atto di tale gravità che nessuno può comprendere e poi immaginatevi del senso di ingiustizia che si diffonde dopo questa decisione, visto che lei non è andata in carcere e non ha fatto nulla”. Per Massimo Lugli: “C’è un problema di inquinamento delle prove non tanto di reiterazione delle prove, mandarla in carcere ora sarebbe folle a così tanti mesi di distanza. La detenzione preventiva è una eccezione, non è una regola”.
Per Antonio Marziale, invece: “Chiara Petrolini non dovrebbe stare in carcere ma non dovrebbe nemmeno stare in casa, ci dovrebbero essere le alternative. Lei adesso è nel luogo dove era incinta due volte e nessuno si era accorto di niente, e accorgersi non significa solo la pancia che cresce ma tutta una serie di sintomi. Maria Rita Parsi ha detto che la ragazza va curata e serve anche una condanna per costruire un senso di giustizia, la giustizia deve avere un significato e poi non dobbiamo dimenticare che ci sono due neonati morti”.
CHIARA PETROLINI RESTA AI DOMICILIARI: “E’ UNA CRIMINALE O E’ UNA PAZIENTE?”
Per il professor Di Giannantonio: “Continuiamo a parlare di un problema estremamente delicato, Chiara Petrolini è una criminale che deve seguire la via giudiziaria o è una ragazza con problemi psicologici?”. Don Antonio Coluccia dice: “E’ difficile esprimersi, dare un giudizio. Non capisco perchè il tribunale di sorveglianza ha deciso di lasciarla ai domiciliari, forse è una misura preventiva, un atto di prudenza visto che questa ragazza deve essere ancora giudicata”.
“Spero che abbiano attivato i servizi sociali del tribunale, è impensabile che una persona che compie questo delitto venga lasciata da sola senza essere accompagnata. Comprendo la gravità ma bisogna condannare l’errore ma mai l’errante, serve la rieducazione dell’errore, è grave ciò che è a accaduto ma abbiamo una persona che deve essere curata”.
