Papa Francesco come sta dopo notte intera di ventilazione meccanica: le condizioni e le ultime notizie dopo il bollettino del Vaticano. “Quadro complesso”
IL QUADRO COMPLESSO PER IL PAPA E LA NUOVA CATECHESI PUBBLICATA
Dopo il riposo comunque passato bene questa notte, Papa Francesco si è visto togliere la maschera NIV per la ventilazione meccanica, conservando invece i “naselli” per l’ossigenoterapia che consentono un sostegno nella respirazione in maniera meno invasiva che consente anche lo svolgersi delle varie attività quotidiane del Santo Padre. In attesa del nuovo bollettino questa sera, l’aggiornamento di metà giornata aggiunge semplicemente il proseguire delle terapie, l’utilizzo di ossigeno ad alti flussi e un quadro generale che permane piuttosto stabile, sebbene sia ancora molto complesso.
Nel frattempo prosegue il delicato compiuto di guida della Chiesa pur dal ricovero di ormai 20 giorni all’interno dell’ospedale Gemelli di Roma: stamane il Vaticano ha provveduto a pubblicare la catechesi di Papa Francesco scritta in questi giorni e dedicata all’Udienza Generale che si sarebbe dovuta tenere come ogni mercoledì mattino in Piazza San Pietro. Nel giorno delle Ceneri, aprendo la Quaresima cristiana, la catechesi del Papa si sofferma su Gesù «nostra speranza» nell’analizzare la sua infanzia e il ritrovamento nel Tempio, con tanto di preoccupazione di Maria e Giuseppe. «Mettiamoci sulle tracce del Signore», scrive Bergoglio, soffermandosi sulla “fuga” dai nostri schemi di chi viene per salvarci e amarci nell’unica modalità possibile, con «l’amore di una paternità divina».
L’OSSIGENO, LA VENTILAZIONE MECCANICA E IL RIPOSO: COME STA OGGI PAPA FRANCESCO
Il fatto che da qualche giorno non si faccia più riferimento nel bollettino del Vaticano di attività lavorative fa intuire come sta Papa Francesco e soprattutto cosa vorrebbero i medici del Gemelli dal suo specifico quadro sanitario: riposo, riposo e riposo, possibilmente senza aumentare il numero delle crisi respiratorie avute finora (ben quattro) e ristabilendosi il più possibile per evitare ulteriori insufficienze o infezioni.
Nel primo aggiornamento di giornata sulle condizioni di salute, viene riportato dalla Sala Stampa Vaticana di come Papa Francesco abbia riposato bene per l’intera notte, svegliandosi poco dopo le ore 8 stamane e riprendendo il corso delle varie terapie previste dallo gruppo sanitario del Policlinico Gemelli. Nella consueta comunicazione avvenuta ieri sera, l’ultimo bollettino della Santa Sede rasserenava un po’ gli animi dopo la doppia crisi respiratoria avvenuta lunedì: condizioni stabili, Papa lucido e sempre di buon umore, ossigenoterapia ad alti flussi e alternanza con la NIV.
Resta purtroppo che le condizioni attuali non scongiurano del tutto la fase di pericolo, anche perché dopo i tre episodi di broncospasmo avvenuti nel giro di tre giorni tengono lo staff sanitario in allerta continua: le buone notizie arrivano dagli ottimi valori per sangue, reni e cuore, mentre la polmonite bilaterale prosegue nella naturale evoluzione con il contrasto continuo delle terapie in corso d’opera. Secondo il bollettino non sono inattesi i broncospasmi vista l’attuale situazione della malattia, ma restano ovviamente sempre evitabili dato che ogni volta l’effetto sul corpo di un 88enne già debilitato dalla lunga bronchite è tutt’altro che piacevole.
LE 4 CRISI RESPIRATORIE E UNA CHIESA INTERA CHE PREGA PER LUI: ANCORA REBUS SULLA PROGNOSI DA SCIOGLIERE
Per l’intera notte passata Papa Francesco ha riposato con la ventilazione meccanica non invasiva (la NIV appunto, ndr) per poter consentire una migliore respirazione con una mascherina che posata sul volto aiuta a soffiare aria di continuo nei polmoni debilitati. La Santa Messa, le preghiere e le poche attività lavorative ancora ieri hanno alternato una giornata altrimenti dominata da terapie e fisioterapie respiratorie.
«Che la Madonna possa assistere e consolare tutti gli anziani e i malati, in particolare modo possa vegliare sulla salute del Papa»: così ieri sera, la nona consecutiva in Piazza San Pietro, sottolineava il cardinale Roche al termine del Rosario per il Santo Padre. La Chiesa prosegue nell’affetto e preghiera fraterna per Papa Francesco, spaventata dai 4 casi di crisi respiratoria in una settimana, alternati però dalla rassicurazione anche nell’ultimo bollettino del Vaticano, di una salute comunque stabile e stazionaria.
Resta il rebus di una prognosi che ancora oggi, 5 marzo 2025, non può essere sciolta dallo staff del Gemelli: per la celebrazione del Mercoledì delle Ceneri, primo giorno d Quaresima per l’intera cristianità (tranne gli ambrosiani che iniziano la preparazione alla Pasqua da domenica prossima, ndr), sarà il cardinale De Donatis a sostituire il Papa nella tradizionale processione e Santa Messa sull’Aventino. La degenza rimane e rimarrà probabilmente ancora lunga, specie se le condizioni di Papa Francesco dovessero proseguire con questo ritmo molto rallentato di attività lavorative e incarichi da capo della Chiesa: serve che Bergoglio possa davvero riprendersi al meglio, a questo collaborano tutti tra medici, sanitari, collaboratori e lo stesso Papa Francesco, che continua ad affidare alla Madonna il proprio stato di salute.
