Il lavoro sembra essere in crescita, con un'occupazione oltre il 63% e la disoccupazione in calo. La Ministra Calderone ha spiegato i futuri interventi.
Il Ministro al Lavoro e alle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, intervistato su Libero, ha spiegato quelle che sono le condizioni attuali del mercato del lavoro italiano, il quale sembrerebbe posare su un asset piuttosto resistente, ma soprattutto in netto rialzo. L’occupazione è salita a quasi il 64%, e la disoccupazione, come conseguenza non necessariamente scontata, è scesa ai minimi dal 2008. Tutto questo grazie ad un governo sempre più attento alle esigenze di lavoratori e imprese, con lo stop definitivo alle storture create dal reddito di cittadinanza, di stampo pentastellato, e con l’attuazione di misure incentivanti.
La ministra ha supportato questa sintesi con i dati forniti dall’Istat: il 26% di chi percepiva il sussidio di cittadinanza nel 2023 l’anno scorso ha trovato un impiego. Questo a dimostrazione del fatto di come l’assistenzialismo rappresenti la morte della produttività.
LAVORO, QUALI SARANNO I PROSSIMI ‘STEP’?
I posti fissi sono saliti di oltre 700 mila unità, mentre quelli a termine sono scesi di 230 mila unità. E la tendenza sarà quella di una stabilità in costante crescita. Uno degli interventi più recenti è stato quello della Piattaforma Siils (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), attraverso cui viene favorito l’incontro tra domanda e offerta. Ad oggi ci sono oltre 840mila iscritti attivabili al lavoro, 450mila curriculum caricati in piattaforma, 500mila cittadini attivati, 50mila cittadini assunti con contratto di lavoro dipendente, 70mila utenti che hanno svolto attività formativa. E poi ci sono anche 400mila posizioni lavorative pubblicate dalle agenzie per il lavoro e dalle imprese e 60mila corsi di formazione pubblicati dalle Regioni e dalle agenzie formative.
Questo resoconto della Ministra Calderone non si è fermato qui. La stessa ha infatti parlato anche di ciò che si vuole fare in futuro, facendo sempre più ricorso all‘intelligenza artificiale e attuando sempre più misure che favoriscano l’occupazione delle donne e dei giovani. Ma non solo. Si cercherà d investire sempre più anche sulla produzione industriale.
