Scopriamo qualcosa di più su Chiara Poggi, la vittima del delitto di Garlasco del 2007, caso che si è clamorosamente riaperto: se ne parlerà a Le Iene
Chi era Chiara Poggi? Il riferimento è alla povera ragazza di Garlasco, vittima di un omicidio che in queste settimane è stato riaperto e che verrà trattato questa sera da la trasmissione Le Iene. Aveva 26 anni Chiara Poggi quando trovò la morte nella sua villetta per mano di Alberto Stasi, e proprio domani, 31 marzo 2025, avrebbe compiuto 44 anni. Chissà come sarebbe oggi Chiara, si domandano i genitori parlando di recente con il Corriere della sera, ma è difficile pensarla matura, mentre l’immagine che resta nei loro ricordi è quella di una ragazza semplice, dal viso pulito, e con quegli occhi azzurri penetranti.
Aveva tanti sogni nel cassetto Chiara Poggi, come quasi ogni 20enne del resto, ma la sua vita si è spezzata il 13 agosto del 2007, per mano di una persona che diceva di amarla. Ora le indagini sono ricominciate, magari emergerà che Alberto Stasi non sia stato il suo carnefice, ma al momento questi sono i fatti e di lì non si scappa.
CHIARA POGGI “LA NOTAVI SENZA CHE SI FACESSE NOTARE”
“Era una ragazza che non si faceva notare ma che notavi”, racconta anche la mamma, e ciò spiega al meglio come fosse Chiara Poggi, discreta, semplice, di cuore, una ragazza dalla faccia pulita e dall’animo buono. Aveva pochi amici, non era una da serate mondane o feste, e all’epoca i social non erano poi così diffusi, di conseguenza le poche foto che circolano sono quelle a cui siamo stati abituati da sempre.
Era una ragazza molto impegnata negli studi, frequentava l’università, la facoltà di economia e commercio a Pavia, e cercava di dare il meglio ad ogni esame: “Ho rifiutato un 27 perchè meritavo di più”, raccontò al padre durante una delle ultime settimane della sua vita. Nel corso del processo chiusosi con la condanna di Stasi, si è più volte provato a far emergere una presunta doppia vita della vittima, ma nulla era emerso anche perchè, come detto sopra, Chiara Poggi non aveva nulla da nascondere.
CHIARA POGGI NON AVEVA NESSUNA DOPPIA VITA
Comunicava con le amiche attraverso il telefono di casa visto che, come detto sopra, 18 anni fa non era usuale chiamare con il cellulare, così come non vi era WhatsApp e le email erano poco utilizzate. Tutte la descrivono come una ragazza seria e nel contempo timida, una persona semplice che “stava bene in famiglia”, e che nel contempo lavorava e che era “innamorata del suo ragazzo”, e prova del suo amore il fatto che nei giorni in cui trovò la morte, rinunciò alle vacanze per stare vicina al suo compagno, che preferì restare a Garlasco per concentrarsi sulla tesi di laurea.
Chiara Poggi non era una da colpi di testa, da amanti o da frequentazioni “segrete”, ne tanto meno era una ragazza che aveva due telefoni, circostanza che era emersa durante il processo. Persino la presenza di nicotina nei capelli, che comunque non sarebbe stato un peccato, è stata chiarita con il fatto che in casa vi fosse un posacenere sporco, utilizzato dal padre della vittima che era un forte fumatore. Chiara Poggi non aveva scheletri nell’armadio, voleva solo vivere una vita normale, ma non le è stato permesso.
