Lo scrittore russo Vasilij Grossman offre un modello di ragione fedele ai fatti e alla storia. Una proposta delle scuole della Fondazione Grossman
Russo di cultura, ebreo di famiglia, nato nel maggiore centro yiddish dell’Ucraina all’inizio del Novecento, Vasilij Grossman (1905-1964) studia all’università di Mosca presso il Dipartimento di fisica e matematica, ma nel corso dei suoi studi cresce in lui la passione per la letteratura e la vocazione alla scrittura, che coltiva come giornalista, corrispondente speciale di guerra presso Stella rossa, il giornale ufficiale dell’Armata Rossa.
I suoi scritti, inizialmente apprezzati dal regime sovietico, lo portano in seguito ad avere problemi con la censura a causa del suo romanzo Vita e destino, di cui viene rifiutata la pubblicazione e ordinato il sequestro nel 1961. Per molti anni Grossman aveva cercato di adeguarsi al realismo socialista sovietico, pur in una chiave sempre umanitaria. E cade invece in disgrazia proprio nel momento di pubblicare la sua opera più importante. Che cosa è successo?
La trasformazione di Grossman come scrittore consiste in una progressiva crescita di consapevolezza della realtà e di sé stesso, in particolare scrivendo Vita e destino, romanzo in cui sviluppa una riflessione sul potere delle ideologie totalitarie, arrivando a cogliere una radice sostanzialmente identica nei regimi nazionalsocialista e comunista.
Grossman non elabora teorie sulle due ideologie che si scontrano nella Seconda guerra mondiale, semplicemente racconta fatti e vicende umane così come si propongono alla sua vista; parte sempre dall’osservazione della propria esperienza sul fronte e dai propri dialoghi con la gente del popolo.
L’opera di Grossman ha tanti pregi, ma in particolare il motivo per cui è stata intitolata a lui la Fondazione Grossman, che gestisce cinque scuole a Milano con sede in via Inganni 12, è la sua concezione di ragione e di libertà: una ragione come apertura leale e profonda di fronte ai fatti, colti in tutta la loro complessità, e interessata all’uomo: “Ho scritto di esseri umani comuni, del loro dolore, delle loro gioie, dei loro errori e della loro morte. Ho scritto del mio amore per gli esseri umani e la mia simpatia per le loro sofferenze”, scrive in una lettera a Chruscëv dopo il sequestro di Vita e destino.
Scoprire, cogliere l’umano nell’umano – espressione ripetuta con insistenza nel suo racconto intitolato La Madonna sistina – è ciò che rende liberi in qualsiasi circostanza, anche la più drammatica o tragica, ed è il compito più importante dell’educazione, intesa come introduzione del giovane nella vita, nella realtà, per esplorarla con lealtà e curiosità fino a coglierne il suo significato e quindi amarla.
Il motto della Fondazione Grossman è “Quando la ragione si fa scuola”: non una ragione astratta e disincarnata, bensì quella apertura all’essere propria dell’uomo che si sorprende della sua umanità, dell’autenticamente umano, delle sue domande ed esigenze più profonde, implicandosi con passione nei particolari, osservando e interrogando le persone, i fenomeni naturali, le opere, i sistemi di pensiero, i fatti della storia.
Grossman è inoltre un irriducibile testimone di libertà, che nella sua opera è dimensione coessenziale alla vita stessa, come si legge nel romanzo Tutto scorre, considerato il suo testamento: “Per grandiosi che siano i grattacieli e potenti i cannoni, per illimitato che sia il potere dello Stato e possenti gli imperi, tutto ciò non è che fumo e nebbia, destinato a scomparire. Rimane, si sviluppa e vive soltanto la vera forza, che consiste in una sola cosa – nella libertà. Vivere significa essere un uomo libero”.
La concezione e l’opera di Grossman sfidano le scuole della Fondazione a essere un luogo di fiducia nella positività ultima della realtà, di passione per l’uomo, di esperienza di libertà.
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Martedì 8 aprile alle ore 18 le scuole della Fondazione Vasilij Grossman propongono un evento dedicato al grande scrittore russo dal titolo “Era rimasto ciò che era fin dalla nascita: un uomo”. Vasilij Grossman e il dramma del realismo”, realizzato in collaborazione con lo Study Center Vasily Grossman.
Durante l’evento verranno proposti brani, letti dagli studenti del Liceo scientifico, e interventi di approfondimento a cura di due importanti studiosi di Grossman, Maurizia Calusio (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) e Giovanni Maddalena (Università del Molise). L’evento si terrà presso l’Aula magna della scuola e sarà trasmesso anche in diretta streaming su Zoom. È obbligatoria l’iscrizione sia per partecipare in presenza (cliccando qui), sia per seguire la diretta streaming su Zoom (cliccando qui).
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