Terremoto oggi: scossa di magnitudo 2.0 a Castelmezzano (PZ), profondità 21 km, zona sismica media. Nessun danno registrato
Un terremoto oggi – sabato 12 aprile, alle ore 02:11 – ha interessato l’area sud-occidentale della Basilicata con una magnitudo di 2.0, e con epicentro localizzato a soli 5 chilometri da Castelmezzano, pittoresco borgo incastonato tra le Dolomiti Lucane.
La profondità del sisma – 21 chilometri – ha mitigato la percezione della vibrazione in superficie, ma non ha impedito che cittadini e turisti nelle zone limitrofe segnalassero un lieve tremore, accompagnato da un boato sordo.
I sismografi dell’INGV di Roma hanno registrato il terremoto oggi alle coordinate 40.5033 di latitudine e 15.9995 di longitudine, classificando l’area come a media pericolosità sismica (zona 2), dove storicamente si sono verificati fenomeni anche di forte intensità.
Tra i comuni – entro un raggio di 20 chilometri dall’epicentro – Castelmezzano (800 abitanti), Laurenzana (1.797) e Pietrapertosa (1.032) sono quelli più vicini, mentre Potenza, capoluogo regionale con 67.000 residenti, ha avvertito il terremoto oggi a 22 chilometri di distanza.
Il terremoto oggi, anche se di modesta intensità, riflette la fragilità geologica di un territorio ricco di borghi antichi, spesso costruiti su pendii instabili o in prossimità di faglie attive; la Basilicata è infatti classificata come una regione ad alta vulnerabilità sismica: nel 1980 fu colpita dal terremoto dell’Irpinia (magnitudo 6.9), che provocò migliaia di vittime.
Terremoto oggi: cosa significa vivere in una zona sismica classificata “media”
Il terremoto oggi fornisce uno spunto per analizzare la situazione sismica dell’area in questione: Castelmezzanorientra nella zona 2, caratterizzata da un’accelerazione orizzontale massima (ag) tra 0,15 e 0,25 g: un valore che potrebbe provocare il verificarsi di di forti scosse, anche se meno frequenti rispetto alla zona 1.
Le normative edilizie in quest’area obbligano a costruire seguendo parametri antisismici, ma la sfida sta nel salvaguardare il patrimonio architettonico senza snaturarlo. Il borgo, noto per le sue case arroccate e i vicoli stretti, è un esempio di come tradizione e sicurezza possano coesistere: dal 2003, anno dell’ultimo aggiornamento della mappa di rischio, sono stati avviati interventi di consolidamento per chiese e palazzi storici.
L’accelerazione al suolo registrabile in zona 2 (fino a 0,25 g) richiederebbe però misure ancora più restrittive: gli esperti ci ricordano che, in queste aree, anche scosse di magnitudo lieve o moderata – come il terremoto oggi – possono provocare frane o smottamenti, soprattutto in territori a prevalenza montuosa come quello lucano.
