Papa Francesco ha avuto una vita molto intensa già prima di diventare Papa, ecco le curiosità su di lui che in pochi conoscono
Papa Francesco è morto e il mondo intero piange un pontefice che ha segnato la storia con semplicità, coraggio e umanità: ecco cinque curiosità sulla sua vita che in pochi conoscono.
La morte di Papa Francesco, avvenuta oggi, 21 aprile 2025, lascia un vuoto profondo nella Chiesa cattolica e in milioni di persone che nel corso degli anni hanno imparato ad amarlo, anche al di là del credo religioso.
Era il Papa del popolo, quello che parlava chiaro, che abbracciava i poveri, che rifiutava i privilegi e i formalismi. Ma dietro quella figura così conosciuta e immediatamente riconoscibile, si nascondeva una biografia ricca di episodi sorprendenti, che raccontano molto del suo carattere e della sua formazione.
Curiosità su Papa Francesco: quelle che non conoscevi ancora
Jorge Mario Bergoglio, nato a Buenos Aires nel 1936, ha vissuto una vita intensa, fatta di studio, lavoro e spiritualità, ma anche di esperienze comuni e concrete, che lo hanno reso un uomo vicino alla gente. È stato il primo Papa gesuita della storia e il primo Pontefice sudamericano. Ma non è solo questo a renderlo speciale. Infatti, ci sono almeno cinque curiosità sulla sua vita che non tutti conoscono e che aiutano a capire meglio chi fosse davvero l’uomo dietro la veste bianca.
Prima di tutto, non tutti sanno che ha lavorato come buttafuori in una discoteca a Córdoba, in Argentina, per mantenersi agli studi. Era un giovane determinato e con poche risorse economiche, ma non ha mai avuto paura di rimboccarsi le maniche. Questo lavoro, apparentemente lontano dal futuro che lo attendeva, è stato in realtà fondamentale per lui. Lo ha messo a contatto con ogni tipo di persona e ha contribuito alla sua formazione umana, ben prima che spirituale. In fondo, già da ragazzo imparava a osservare, ascoltare, comprendere.
Nel 1958, a soli 22 anni, entra nella Compagnia di Gesù, l’ordine dei gesuiti, noto per la sua attenzione all’istruzione e alla giustizia sociale. Da quel momento inizia un percorso profondo che lo porterà a diventare uno dei leader religiosi più influenti del nostro tempo. Prosegue gli studi con una laurea in Filosofia nel 1963 presso il collegio San Giuseppe di San Miguel, e parallelamente all’insegnamento, si dedica alla formazione teologica, conseguendo anche una laurea in Teologia. Insegnerà letteratura e psicologia, due discipline che lo accompagneranno per tutta la vita, e che si ritrovano spesso nei suoi discorsi, sempre ricchi di riferimenti culturali e umanistici.

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Un altro aspetto poco noto è che Papa Francesco è stato un grande lettore di Dostoevskij e Hölderlin, scrittori che hanno influenzato profondamente la sua visione dell’uomo, del dolore e del rapporto con Dio. Amava citare “I fratelli Karamazov” e parlava spesso di come la cultura potesse essere uno strumento di libertà e di introspezione. Questo legame con la letteratura ha sempre arricchito le sue omelie e i suoi testi, rendendoli unici anche nello stile.
Tra i suoi gesti più simbolici, rimarrà scolpito nella memoria quello di rifiutare l’appartamento papale per continuare a vivere nella residenza di Santa Marta. Un segno chiaro fin da subito: non voleva essere un sovrano, ma un pastore tra la gente. Camminava tra le persone, salutava, si fermava a parlare, spesso senza bisogno di telecamere. Il suo modo di essere Papa era diretto, autentico, privo di orpelli.
Senza ombra di dubbio, la sua morte segna la fine di un’epoca. Ma lascia anche un’eredità fatta di scelte concrete, parole semplici e gesti forti. E queste cinque curiosità, forse meno conosciute, aiutano a ricordarlo nella sua interezza: non solo come il Papa Francesco che il mondo ha visto sul balcone di San Pietro, ma anche come il Jorge Mario Bergoglio che ha saputo unire la fede con la vita vera, ogni giorno.
