Nicola Zingaretti e il caso della Pec sbagliata: rischia decadenza? Lo staff assicura che nessun procedimento è aperto, perché mail è stata mandata in tempo
NICOLA ZINGARETTI E IL CASO DELLA MAIL SBAGLIATA
Nicola Zingaretti assicura che il suo posto da europarlamentare non è a rischio e che non ci sono procedimenti aperti per quanto riguarda la vicenda sollevata dal Fatto Quotidiano, secondo cui l’ex governatore della Lazio non avrebbe inviato correttamente i rendiconti. Il giornale parla di un banale errore di digitazione che metterebbe a rischio l’elezione a europarlamentare alle europee.
Stando alla ricostruzione giornalistica, l’ex segretario del Pd avrebbe sbagliato a mandare l’e-mail con il rendiconto allegato, quello sulle spese sostenute e i contributi percepiti durante la campagna elettorale. Un documento che va inviato al Collegio regionale di garanzia presso la Corte d’Appello, infatti la presentazione è obbligatoria entro 90 giorni da quando vengono ufficialmente proclamati gli eletti.
LA RICOSTRUZIONE DEL FATTO
Il Fatto sostiene che fino al 15 aprile scorso non era arrivata alcuna documentazione da parte di Nicola Zingaretti, così pure per altri 27 candidati meno noti, ma non eletti. Quindi, sono tenuti a ricevere la notifica di inadempienza, altrimenti si rischia una sanzione pecuniaria di almeno 25mila euro, oltre alla decadenza in caso di elezione.
Il Fatto ha appreso che Nicola Zingaretti ha mandato il rendiconto, ma a un indirizzo Per sbagliato, perché sarebbero saltati un punto o una lettera. Un refuso di cui nessuno si sarebbe accorto.
LA REPLICA DELLO STAFF DI ZINGARETTI
Ma l’entourage dell’ex governatore del Lazio ha spiegato al Fatto di aver trasmesso in tempo la documentazione, tramite un unico messaggio, alla Corte d’Appello e alla Camera, assicurando che la Pec è arrivata regolarmente, ma non è stata fornita la copia dell’e-mail, in quanto il mandatario elettorale di Zingaretti si trova all’estero.
“Non ci sono procedimenti aperti“, ha poi aggiunto lo staff di Zingaretti, come riportato dal Corriere, in merito al rischio che la sua elezione venga annullata. “Ci siamo accorti dell’errore e la pec è stata di nuovo inviata correttamente“, assicurano.
Intanto, tra gli altri politici alcuni entro della procedura di constatazione ci sarebbero anche Carlo Ciccioli di Fratelli d’Italia, Susanna Ceccardi della Lega e Salvatore De Meo di Forza Italia.
