Da un recente report di Deloitte arrivano indicazioni interessanti per il settore transportation, hospitality & services
“Il settore THS (transportation, hospitality & services) è stato tra i più colpiti dalla pandemia, con ripercussioni sull’intera value chain, sia dal punto di vista della domanda che dell’offerta. La pandemia ha portato una nuova concezione del turismo che si fonda sul desiderio di viaggiare ed esplorare”.
Questa la base su cui fonda il report “THS tra sostenibilità e innovazione” curato da Deloitte, la famosa società di consulenza, che stabilisce parametri certi: digitalizzazione, reskilling, sostenibilità sono le priorità strategiche sulle quali il settore travel & hospitality dovrà concentrarsi. “I consumatori italiani e globali, infatti, si dimostrano sempre più attenti al proprio impatto ambientale. L’attuale situazione economico sociale post-pandemica influenza notevolmente i trend del settore, sia lato consumer che lato corporate, impattato a livello di business travel e gestione delle risorse”.
L’intero comparto risulta in costante evoluzione, con una serie di sfide e opportunità che definiscono il panorama del business. La sostenibilità è emersa come uno dei pilastri fondamentali sul quale deve fondarsi lo sviluppo e l’evoluzione del turismo in Italia e nel mondo. Il periodo pandemico e la recente crisi energetica hanno infatti contribuito ad accelerare l’ascesa e la concretizzazione dei trend legati all’attenzione verso temi di sostenibilità socioculturale, ambientale ed economica che già da molti anni era diventata oggetto di interesse da parte sia degli operatori del settore che dei turisti.
Ma anche sicurezza, stabilità economica e necessità di individuare nuove modalità innovative per ingaggiare e attrarre nuovi viaggiatori sono alla base dell’evoluzione del settore. “Digitalizzazione, innovazione e implementazione di nuove tecnologie svolgeranno un ruolo fondamentale per la ripresa del settore dopo le difficoltà dovute al contesto economico sociale. Gli operatori dovranno rinnovare le proprie offerte verso experience integrate, digitalizzate, sostenibili e nel rispetto di valori sociali e ambientali”.
Dopo la pandemia la disoccupazione nel settore turistico ha avuto un grande balzo, dal 6% al 37%, creando nuove sfide e nuove difficoltà per le aziende nella gestione delle risorse e nei processi di assunzione. Le aziende del settore THS hanno necessariamente dovuto cambiare prospettiva per trovare il modo di accelerare le assunzioni e attrarre lavoratori specializzati.
Da molti punti di vista, i viaggi turistici negli Stati Uniti e in Europa hanno raggiunto mesi fa i livelli pre-Covid, dopo aver seguito una costante tendenza al rialzo dall’introduzione dei vaccini all’inizio del 2021. I viaggi aziendali, invece, hanno visto un trend più cauto, dovendo tener conto di una serie di fattori: la sicurezza dei viaggiatori e la loro disponibilità a imbarcarsi su un volo, l’interesse dei clienti a incontrarsi di persona, il valore della partecipazione a una conferenza e la possibilità che una piattaforma di conferenze virtuali possa sostituire il viaggio.
Nuove tendenze, quindi, impattano il settore, come la necessità di una maggiore flessibilità lavorativa e di scelta, le relazioni tra buyer e seller, nuove tecnologie e l’importanza strategica dei viaggi per le aziende.
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