Delitto Garlasco, la Procura di Pavia potrebbe avere indizi decisivi che probabilmente saranno svelati durante i prossimi interrogatori
Delitto Garlasco, i prossimi giorni potrebbero essere quelli decisivi per una svolta nell’inchiesta riaperta dal procuratore Napoleone, che ha di fatto stravolto tutte le precedenti indagini, puntando ad una nuova pista, che secondo le anticipazioni della stampa, si baserebbe su elementi decisivi, rimasti segreti per quasi 18 anni. Un caso nel quale, come confermano i recenti arresti di Maurizio Pappalardo e Antonio Scoppetta, rispettivamente maggiore e maresciallo dei Carabinieri di Pavia, sarebbero intervenuti molti depistaggi, fino al punto di voler trovare a tutti i costi un colpevole, individuato in Alberto Stasi, che presto potrebbe essere riabilitato da innocente dopo una condanna, che bisognerà stabilire se sia stata frutto di un clamoroso errore giudiziario o di corruzione.
Le nuove prove, trovate contro il principale imputato Andrea Sempio, in base a quanto riferito da vari giornali, non sarebbero soltanto relative all’analisi del Dna e agli altri indizi trovati già nel corso del primo processo, ma nuove tracce sufficienti a provare il fatto che l’archiviazione fu sbagliata e che oltre ad un nuovo condannato potrebbe esserci anche qualche nome di chi lo ha coperto per tutto questo tempo.
Garlasco, via ai nuovi interrogatori dai quali potrebbero uscire “indizi decisivi” contro Andrea Sempio
I nuovi interrogatori, previsti per la prossima settimana come confermato dalla Procura di Pavia, coinvolgeranno non solo Andrea Sempio ma anche altri personaggi che, secondo i Pm, potrebbero aver contribuito all’omicidio di Garlasco. Tra loro anche Alberto Stasi e il fratello di Chiara Poggi, perchè, secondo le anticipazioni, in questa nuova indagine, a differenza di quella archiviata, comparirebbero alcuni complici, anche se non direttamente presenti sulla scena del delitto.
Alla luce delle convocazioni quindi, è evidente che le prove recuperate durante l’ultima analisi, non si limiterebbero soltanto a diversi risultati emersi dal riesame di quelle vecchie, ma sicuramente si basano su nuovi indizi particolarmente compromettenti che hanno fatto scattare la riapertura. Probabilmente rimasti finora riservati per non influenzare le testimonianze. Quello che sembra certo, come sottolinea IlGiornale, è che insieme al caso di cronaca verrà riscritta anche una intera stagione giudiziaria di Pavia, visto che i personaggi delle forze dell’ordine incriminati per corruzione, potrebbero aver giocato un ruolo fondamentale nell’indirizzamento della precedente inchiesta.
