Soros finanziatore dei candidati del Pd e sostenitore di Silvia Salis a Genova, le donazioni ad Agenda dalla fondazione che fa capo a Open Society
Il miliardario americano Soros ha finanziato il Partito Democratico in Liguria per sostenere la candidatura a Genova di Silvia Salis. Il quotidiano La Verità ha pubblicato un articolo nel quale, viene svelato il meccanismo con il quale l’associazione no profit Agenda, della quale è fondatrice Sofia Di Patrizi, portavoce della Conferenza delle Donne Democratiche, riceve soldi dalla Democracy & Pluralism, fondazione controllata direttamente dalla Open Society il cui vice è il magnate finanziario svedese Daniel Sachs.
Questa rete era stata svelata già nel 2024, quando molti giornali pubblicarono gli elenchi dei contributi 2022-2023, offerti per “attività politiche” al partito e ai parlamentari che avevano ricevuto più di un milione di euro. L’attivista femminista e principale sponsor della Salis in particolare, avrebbe incassato a titolo di tesoriera di Agenda, due rispettivi bonifici da 800mila e 275mila euro che in bilancio figurano arrivati dall’estero a nome della fondazione di Sachs. Tra i beneficiari di queste donazioni, anche altri candidati, tutti legati ad Elly Schlein.
Soros finanzia candidati del Pd attraverso la fondazione Democracy & Pluralism che fa capo a Open Society
I finanziamenti della fondazione che fa capo al vice di Soros inviati al PD in Italia e documentati nei bilanci dell’associazione Agenda, no profit nella quale figurano anche ex collaboratori di Obama e che è stata co-fondata da Sofia Di Patrizi, portavoce delle Donne Dem e sostenitrice della Salis a Genova, figurano nel bilancio dell’associazione come entrate da poco più di un milione di euro, così come sono inserite le uscite. Tutte spese per servizi relativi alle campagne elettorali, consulenze organizzative o ricerche di mercato.
Del caso, aveva parlato anche l’Adnkronos, pubblicando anche i nomi di tutti i beneficiari che comparivano in elenco tra i quali anche l’onorevole Provenzano, che aveva ricevuto tra il 2022 ed il 2023, 13mila euro per “prestazione di servizi”. In quella occasione l’associazione di Sachs, interpellata dal quotidiano, non aveva voluto confermare il sostegno per questioni di privacy, e anche oggi, sia il portavoce della candidata sindaca che la tesoriera di Agenda, contattati da La Verità in merito alla questione, si sono astenuti dal fornire una chiara risposta.
