Sul delitto di Garlasco le parole di Marco Capra, genetista della famiglia di Chiara Poggi, ospite ieri sera del talk Porta a Porta
Negli studi di Porta a Porta, per parlare del giallo di Garlasco, vi era anche il genetista Marco Capra, consulente della famiglia di Chiara Poggi, che ha analizzato gli ultimi possibili indizi rinvenuti sulla scena del crimine, a cominciare dalla famosa impronta di Andrea Sempio sul muro, a non troppa distanza dal cadavere della ragazza.
“E’ una impronta che dovremo valutare adesso nel contraddittorio – spiega il genetista – perchè quando era stata valutata nel 2007 non era stata ritenuta utile, adesso dei nuovi esperti con delle supposte nuove tecniche, dico supposte perchè leggendo la relazione pare si parli di Photoshop, (quindi non è che sia una tecnica particolarmente sofisticata)… ciò non vuol dire che non siano arrivati ad un risultato, lo vedremo nell’interrogatorio e una volta accertato dovremo vedere la rilevanza del reperto.
Conoscendo gli atti e seguendo le analisi questo reperto non sarebbe di fondamentale importanza perchè è stato acclarato che l’assassino indossava un certo tipo di scarpe, quelle con la suola a pallini e con queste scarpe è andato in diversi ambienti della casa ma non le troviamo lungo le scale, quindi l’assassino non è sceso le scale”.
DELITTO DI GARLASCO, CAPRA: “IO ANALIZZO I DATI SCIENTIFICI”
Quindi ha proseguito ricostruendo il giallo di Garlasco: “L’assassino il corpo l’ha buttato dal gradino zero, dall’inizio delle scale, da lì è stato lanciato, dalla soglia, poi il corpo è scivolato, si vedono i capelli insanguinati della vittima poi scivolando sul proprio sangue ha macchiato il muro. Il corpo – ha aggiunto – è stato lanciato ed ha impattato con il quarto gradino e poi è scivolato”:
Sui bigliettini presunti che sarebbero stati trovati in casa di Andrea Sempio al momento della perquisizione, Capra spiega: “Mi lasciano indifferente, io preferisco basarmi sui risultati degli analisi, andare dietro al sentito dire, al biglietto trascritto… in questa vicenda ho avuto modo di toccare con mano parecchia diffidenza verso la parte civile soprattutto nei primi tempi, si pensava che inizialmente qualcuno della famiglia potesse essere implicato, io preferisco essere legato ai dati di laboratorio, che possono comunque mentire… su pressioni psicologiche o dati circostanziali di altra natura, preferisco non esprimermi”.
DELITTO DI GARLASCO, CAPRA: “DURANTE LA PRIMA INDAGINE…”
Il genetista Capra ha proseguito, rispondendo alla domanda del perchè i genitori di Chiara Poggi si sembrerebbero arroccati sulla tesi che Alberto Stasi sia l’assassino, domanda postagli da Bruno Vespa: “Loro non si sono mai arroccati, si sono affidati a consulenti e avvocati per capire cosa fosse successo, noi abbiamo fornito i nostri risultati e li abbiamo analizzati, anche noi abbiamo detto che c’erano stati degli errori durante la prima indagine, erano stati ad esempio analizzati centinaia di capelli sulla scena del crimine ma non quelli trovati nel pugno della mano della povera ragazza.
Dopo di che si sono formati questo libero convincimento sulla base di questi dati. Io ho chiesto che si analizzassero i tamponi ginecologici della ragazza, per trovare un possibile movente. Ci sono intercettazione agli atti… e non si dica che la parte civile non voglia effettuare queste indagini, certamente alla terza volta che vengono analizzate le stesse cose…”.
Quindi ha concluso sulle sue prossime attività di indagine: “Mi aspetto di valutare questi ulteriori reperti”. La posizione del genetista della famiglia Poggi è quindi giustamente prudenziale, non si sbilancia eccessivamente sull’impronta di Andrea Sempio ne tanto meno su altri possibili indizi emersi in questi giorni, attendendo che sia la scienza a dare la risposta richiesta qualora realmente dovessero emergere dei dettagli fondamentali per comprendere se Chiara Poggi sia stata uccisa da qualcuno che non sia Alberto Stasi. Al momento, ricordiamo, Andrea Sempio è indagato per omicidio, con la possibilità del concorso, di conseguenza gli inquirenti stanno ragionando sulla tesi che in quella casa sia forse entrata più di una persona.
