• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Economia e Finanza » Economia Internazionale » SPY FINANZA/ Le avvisaglie di uno shock estivo arrivano da Germania e Giappone

  • Economia Internazionale
  • Borsa e Spread
  • Economia e Finanza

SPY FINANZA/ Le avvisaglie di uno shock estivo arrivano da Germania e Giappone

Mauro Bottarelli
Pubblicato 29 Maggio 2025
Ansa

Ansa

Sembra esserci una difficoltà non solo per i titoli di stato giapponesi, ma anche per i Bund tedeschi. Si tratta di segnali da non sottovalutare

C’è chi festeggerà l’ennesimo scampato pericolo. E, soprattutto, l’invincibilità delle Banche centrali. C’è chi, dopo giorni di silenzio, salterà fuori e punterà il dito contro i catastrofisti che preannunciavano il collasso obbligazionario giapponese.

Credetemi, è tutto già scritto. Ma festeggiare una bid-to-cover ratio del 2.2 contro il 2.9 dell’asta precedente e soprattutto la domanda più debole dal luglio 2024 registrate ieri nell’asta del titolo a 40 anni significa solo due cose: non capire nulla o essere in malafede.


SPY FINANZA/ Quei tremori sull'obbligazionario che vengono da Usa e Cina


Perché per ottenere questo risultato e i 35 punti base di calo del rendimento del titolo a 30 anni, martedì la Bank of Japan ha dovuto mettere in campo una svalutazione dello yen a due figure che, normalmente, richiede mesi per non spaventare i pesci nello stagno del mercato. Non poche ore.

Hanno stampato lo stampabile per acquistare titoli a lungo termine e abbassare artificialmente i rendimenti prima dell’asta. E non basta, perché il ministero delle Finanze ha messo il carico da novanta, convocando i Primary Dealers per il 20 giugno prossimo, di fatto facendo prezzare al mercato un cambio di strategia sulle emissioni, uno swap fra lungo termine che verrà diminuito e breve termine aumentato. Tutto questo per ottenere la domanda più debole dal luglio 2024.


SPY FINANZA/ La partita energetica parallela al piano di pace di Trump


Ma non basta. In attesa dell’asta che lo vedrà protagonista il 5 giugno, il bond a 30 anni dopo l’emissione del quarantennale aveva già ripreso 10 punti base di rendimento. La stamperia Lo Turco aveva sortito un effetto placebo degno di una caramella Valda somministrata come cura miracolosa per una polmonite.

Ma la questione più interessante, al netto delle stesse Bloomberg e Reuters che non cercano più negare la realtà e parlano chiaramente di domanda deludente e criticità persistenti, è rappresentata da questo grafico. Mentre a Tokyo si tentava di vendere l’ennesimo gioco delle tre carte in stile parcheggio dell’Autogrill, ecco che probabilmente qualche banca o società assicurativa nipponica si vedeva costretta a rastrellare collaterale in dollari per evitare alla sua Banca centrale una figuraccia epocale. Lo testimonia lo spread sulla curva dei Treasuries che negoziavano overnight.


Riforma pensioni 2025/ Nuovo emendamento Fdi per Opzione donna (ultime notizie 2 dicembre)


E attenzione, perché qui si sta davvero scherzando con il fuoco. Senza questo sforzo epocale di manipolazione, oggi di cosa staremmo parlando, infatti? Quasi certamente di quel collasso dell’insostenibile mercato obbligazionario giapponese che, invece, fra poco diverrà argomento di sarcasmo fra i Majakovsky dello status quo monetarista. E al netto degli attrezzi sempre più scarsi nella tool box della Bank of Japan per guadagnare tempo e del fatto che una bid-to-cover così bassa equivale a un downgrade del rating da ritrovato minimo sindacale di price discovery, vi invito a guardare il costo nascosto del perdurare di questa politica da bisca.

Il prezzo del riso è salito del 98,4% in aprile, l’aumento maggiore su base mensile dal 1971. E in un’ulteriore accelerazione dal +92,1% di marzo. Parliamo del riso in Giappone. Praticamente, il corrispettivo alimentare dell’aria che respiriamo. Non a caso, l’inflazione CPI ad aprile è salita a +3,5% su base annua e in aumento dal +3,2% di marzo. Cinque mesi consecutivi sopra il 3%.

In contemporanea, nel primo trimestre di quest’anno l’economia nipponica si è contratta dello 0,7%. Ovvero, stagflazione. Con il titolo a 40 anni che attrae la domanda più bassa da un anno. Dopo che la Banca centrale ha praticamente deforestato l’Amazzonia per stampare yen. E il Tesoro si prepara a un dietrofront sulle emissioni che equivale a una clamorosa ammissione di impotenza e lotta contro il tempo.

Tutto questo ha trovato completamento e quadratura del cerchio in meno di 48 ore in Giappone. Sospirate pure di sollievo, ognuno è libero di vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Di credere che il denaro si stampa e il debito si sterilizza. Ma la sabbia nella clessidra sta finendo. E la velocità a cui scende, aumenta.

Volete un esempio più vicino a noi? Pronti. Sempre ieri è andato in asta anche il Bund tedesco a 15 anni. Domanda 5 volte l’offerta contro 2.7 dell’asta precedente, un successone. Peccato che nonostante quella coda di istituzioni volenterose di finanziarie Berlino fino al 2040, questa stessa abbia dovuto corrispondere il 2,85% di rendimento contro il 2,80% dell’asta precedente. Se si trattasse di un Btp, già sarebbe un segnale di allarme. Ma trattandosi di un Bund poliennale, è una vera e propria bandiera rossa che sventola sulla battigia.

E in contesto generale in cui chi cerca bene rifugio nell’obbligazionario, certamente non guarda ai Treasuries Usa, se non entro i 2 anni di duration, poiché quella carta a breve termine serve come collaterale per pressoché ogni operazione di rifinanziamento. E con il Giappone nelle condizioni poc’anzi descritte. Da qui a fine anno, poi, gli Usa devono rifinanziare 7 trilioni di debito.

Qualcosa di strutturale deve per forza avvenire. E quel bicchiere contemporaneamente mezzo pieno e mezzo vuoto dell’asta di Bund ce lo conferma. Per ora, silenziosamente. Ma con i bassi volumi estivi, magari, lo scossone ci sveglierà giocoforza dal torpore.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI

Tags: Inflazione

Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Economia Internazionale

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Economia Internazionale

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net