Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, ospite di Mattino 5 News: ecco che cosa ha detto stamane in diretta tv su Garlasco
C’era Massimo Lovati, avvocato di Andrea Sempio, stamane in collegamento con Mattino 5 News per parlare del delitto di Garlasco. Nell’occasione il legale si è soffermato sulle tre telefonate fatte dal suo assistito a casa Poggi qualche giorno prima dell’omicidio, spiegandole così: “Marco Poggi sarebbe potuto tornare a casa e Sempio non lo sapeva? L’ho detto per togliere valenza, che poi di valenza non ce ne è, a quelle famose telefonate che Andrea Sempio fa quell’agosto”.
Quindi ha proseguito: “Non so perchè non l’ha chiamato al cellulare, magari aveva lasciato il cellulare in montagna, io tolgo valenza a quelle telefonate e dico che se Sempio telefona per cercare il suo amico non c’è nessun’altro motivo, allora con la mia immaginazione vivace dico che questo (Marco Poggi ndr) poteva andare e tornare dal Trentino in due ore”.
GARLASCO, MASSIMO LOVATI: “MAGARI MARCO POGGI ERA TORNATO”
E ancora: “C’è la possibilità che Poggi fosse tornato? Visto che la distanza è molto vicina poteva magari tornare a casa, non è come una vacanza di un tempo a Rimini di 20 giorni, questi ragazzi vanno e vengono. Io ho detto solamente che questa cosa toglie valenza alle telefonate, Sempio chiamava a casa Poggi solo per vedere se c’era Marco Poggi, tutto il resto sono chiacchiere”.
De Rensis, legale di Alberto Stasi, sembra però pensarla diversamente: “Possibile che Marco Poggi sia stato isolato 24 ore al giorno per tutti quei giorni, ma dove era in Antartide? Possibile che Sempio non abbia avuto in tutti quei giorni la possibilità di avere un collegamento, anche perchè se tu chiami a casa Poggi vuol dire che ti interessa, possibile che Marco Poggi non sia mai stato raggiungibile? Quindi quelle telefonate sono molto strane”.
GARLASCO, MASSIMO LOVATI: “NON C’E’ NIENTE CONTRO ANDREA SEMPIO”
Massimo Lovati ribatte: “Marco Poggi è partito il 4 agosto, poi cosa c’entra una telefonata del 7 agosto con l’omicidio del 13 agosto? C’entra come i cavoli a merenda, tutto, tutte cose irrilevanti, tutte cose che ci fanno parlare che ci fanno sorridere”. De Rensis però non ci sta: “Ma Massimo abbiamo parlato di 15 anni della telefonata di Alberto Stasi al 118, dicendo che aveva dissimulato un incidente domestico. Andrea Sempio non ha mai sbagliato il numero di telefono nei sei mesi prima…”.
In chiusura di intervista Massimo Lovati ribadisce il concetto: “Questo indizio delle telefonate è fumoso, non vale niente, non vale niente di niente. Prima fanno il campo di incolpazione e poi vanno a cercare i correi (coloro che sarebbero in concorso di omicidio ndr), questo capo di incolpazione è ondivago. L’impronta sul muro è una falsità, la procura può dire quello che vuole, il tampone salivare di Andrea è stato prelevato due mesi fa, il 16 marzo, che raffronti hanno fatto? La procura raffronta i reperti sottratti clandestinamente dagli investigatori dell’indagine del 2007, che non ho mai visto”.
