A Lo Stato delle cose vi era Francesco Marchetto, ex maresciallo dei carabinieri: ecco che cosa ha detto ieri sera in diretta tv su Garlasco
L’ex maresciallo dei carabinieri, Francesco Marchetto, è stato intervistato ieri sera dal programma di Rai Tre, Lo Stato delle Cose, in merito all’indagine di Garlasco e alla morte della povera Chiara Poggi. Massimo Giletti ha incalzato il suo ospite riguardo a dei possibili “intrallazzi” a Pavia nel periodo delle indagini (parliamo del 2007) e Marchetto ha replicato: “A Pavia c’era un’associazione che faceva i propri comodi? Come ho sempre detto io guardo le carte, quello che ho detto non è ne più o ne meno di tutte le carte saltate fuori in questo periodo e che riguardano alcuni appartenenti alle forze dell’ordine, compreso quello che era il procuratore capo, non mi sto inventando nulla di nuovo, ho solo riportato quello che c’è sulle carte per cui sembrerebbe vi siano in corso delle indagini da parte della procura di Brescia”.
Giletti si domanda come mai su questa nuova indagine stanno indagando i carabinieri di via Moscova a Milano e non quelli di Pavia, e Marchetto replica: “Bisognerebbe chiedere al dottor Napoleone (procuratore di Pavia ndr) come mai questa scelta, ma non penso perchè non si fidi (come invece sospetta Giletti ndr), io credo sia una scelta a livello professionale, ritengo i carabinieri di via Moscova molto più preparati di altri”.
FRANCESCO MARCHETTO: “NON MI HANNO PIU’ PASSATO ATTI DI INDAGINI”
Su eventuali “pressioni” ricevute durante le indagini, Francesco Marchetto replica: “Il sistema ha influito sulle mie indagini? All’inizio spero di no, perchè parliamo del 2007, sembrerebbe che le due operazioni della procura sui magistrati siano successivi. E’ vero che ho detto che non mi hanno fatto indagare sulle sorelle Cappa, c’erano dei riscontri da fare, io l’ho detto, ma mi è stato impedito, ma non nel senso che mi hanno sbattuto fuori, semplicemente dicendomi che le due gemelle avevano un alibi, e da lì in poi non mi hanno più passato atti di indagini”.
Massimo Lovati, avvocato di Andrea Sempio, ci ha tenuto a fare una precisazione: “Nel 2007 c’era ancora la procura di Vigevano poi soppresso nel 2012, quindi il procuratore Mario Venditti nel 2007 proprio non c’entra niente, gli errori eventuali di quelle indagini vanno addebitati alla procura di Vigevano, rappresentata mi sembra all’epoca da Rosa Muccio e dal dottor Lauro. Nel 2017 c’era il dottor Venditti”..
