L'audio esclusivo dell'intercettazione fra la mamma delle sorelle Cappa e la zia di Chiara a Quarta Repubblica: cosa dicono le due
Quarta Repubblica si è soffermato sul giallo di Garlasco durante la puntata di ieri, e nel corso della trasmissione ha mandato in onda un audio esclusivo di una intercettazione fra Maria Rosa e Carla Poggi. Sono le due sorelle di Giuseppe Poggi, papà della povera Chiara e la prima è anche la moglie di Ermanno Cappa nonché madre delle gemelle Stefania e Paola. L’intercettazione risale al 12 febbraio 2008 e durante la chiacchierata Maria Rosa esprime tutta la sua preoccupazione per l’indagine degli inquirenti, non tanto per la paura di risultare colpevole quanto per la pressione psicologica nei loro confronti.
“Io non ho niente da nascondere – racconta Maria Rosa alla sorella – ma mi credi che mi sento la spada di Damocle sul collo per questi qua, è una cosa allucinante credimi, noi che finalmente stavamo leggermente…”, per poi aggiungere: “La Paola mi è andata in crisi”. Carla Poggi replica: “Lo credo” e Maria Rosa aggiunge: “Poi anche io sono stata male perchè sembra che questi (riferita agli inquirenti ndr) si arrampicano sui muri, vogliono mettere nella m qualsiasi persona che gli capita a tiro, solo un minuto della mia giornata che è libera, si attaccano subito”, riferendosi probabilmente ad un buco nella ricostruzione di cosa fece la mattina del 13 agosto 2007, quando veniva uccisa Chiara.
“Io ho capito una roba – risponde Carla Poggi – che una persona deve tenersi un diario, deve segnare durante il giorno quello che fa e quello che non fa, come fai a ricorda tutto?”. E Maria Rosa risponde: “Ma poi anche a distanza di mesi, io non mi ricordavo neanche più che ero andata in posta per esempio”.
Carla aggiunge: “Si io me lo sono sempre ricordato, sei andata al Family, sei andata in posta, sei andata in farmacia, poi sei andata da tua suocera, poi sei andata a trovare una coppia di amici lì al Gobbi”, e Maria Rosa prosegue: “Si ma poi sono andata anche dal dottore gliel’ho detto, ho le fotocopie delle ricette, e sono arrivata a casa che erano le 11:30 passate”, Carla ribatte: “No tu mi hai detto che sei arrivata a casa a mezzogiorno”, e Maria Rosa invece precisa: “No no dopo le undici e mezza, saranno state le dodici meno venti, le 11:35, ma insomma con gli orari…”.
DELITTO DI GARLASCO, INTERCETTAZIONE MAMMA CAPPA: “SE SPOSTANO L’ORARIO…”
Carla poi puntualizza una cosa importante: “A loro fa tanto comodo spostare l’orario di quando è morta Chiara, perchè se Chiara è morta alle 9:30/10 ci siete dentro voi altri, ammesso! Che poi la Stefania era al telefono e tu a fare le commissioni, invece se metti l’orario più tardi, lui (Stasi) è dentro in pieno”. Maria Rosa aggiunge: “Io alle 11:20, 11:19, ho telefonato alla Stefania per dirle, guarda che sono qui dal dottore e che andavo a casa dopp e lei mi ha detto di sì”, e Carla fa notare: “E quindi ci sono i tabulati”.
Di nuovo Maria Rosa: “Io per esempio mi ricordo che sono uscita dopo le nove, erano fra le 9 e10 e le 9 e 20, so che l’Ermanno era ancora in casa ma se fosse venuto fuori con me è un particolare che non ricordo. Ermanno sono sicura che è uscito dopo le 9 di casa…. Cioè qui mi vogliono far venire un infarto! Ti giuro Carla io non lo so se vivo ancora eh, se quei disgraziati lì, che poi la Muscio (sostituto procuratore che ha condotto la prima inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi ndr) sa benissimo che lì la cosa è chiusa, con noi è chiusa perchè se avesse avuto solo un sospetto, eravamo aperti già da allora, ma ti assicuro che siamo super puliti eh, ma questi qua…”.

DELITTO DI GARLASCO, INTERCETTAZIONE MAMMA CAPPA: “PER FORTUNA AVEVATE DEGLI ALIBI…”
Carla replica: “Perchè per fortuna avevate degli alibi se rimanevate in casa quella mattina? Se restavate in casa? Se tu non eri a fare delle commissioni e lei al telefono? Eravate nelle beghe, ma che beghe! Dovevate prendere un avvocato”. La mamma delle sorella Cappa commenta: “E’ pazzesco! E le mie impronte non ci sono”.
Carla aggiunge: “Io quando sono andata per essere interrogata non ero per niente spaventata”, e Maria Rosa chiosa: “Va bhe Carla ma tu eri a Loano, più di così, ma io ero a casa e avevo anche le chiavi di casa (di Chiara)”. L’intercettazione mandata in onda da Quarta Repubblica è senza dubbio interessante e chiarisce ancora una volta come la famiglia Cappa sia totalmente estranea al delitto di Garlasco, nonostante da 18 anni a questa parte si stia cercando in qualche modo di tirare dentro in particolare le sorella Cappa.
