Delitto di Garlasco, l'avvocato Lovati (legale di Andrea Sempio): "Ignoto 3? Non porta a nulla, c'è contaminazione. Ci siamo opposti ad analisi spazzatura"
Non ha dubbi l’avvocato Massimo Lovati riguardo al fatto che nella traccia di Ignoto 3 ci sia una contaminazione e, quindi, esclude la presenza di un nuovo soggetto nel delitto di Garlasco. Gli esami effettuati dalla genetista forense Denise Albani per la Procura di Pavia hanno però rilevato che, oltre alla traccia dell’ausiliario del medico legale, ve ne sia un’altra sconosciuta, non riconducibile a soggetti che recentemente sono entrati in contatto con la garza utilizzata durante l’autopsia su Chiara Poggi.
«Diciotto anni fa hanno utilizzato questa garza per fini diversi da quelli odierni, che sono volti alla ricerca del DNA, mentre nella sala autoptica non erano diretti alla ricerca del DNA, ma solamente a stabilire quali fossero state le cause della morte, come in tutte le autopsie», ha dichiarato al programma Presunto innocente su Antenna 3.
Dunque, per il legale di Andrea Sempio, unico indagato nella nuova inchiesta sul delitto di Garlasco, questa traccia non porterà a nulla. Così come ritiene che non porterà a nulla la ricerca, da parte degli inquirenti, degli amici nei registri della scuola frequentata dal suo cliente, al fine di verificare eventuali corrispondenze proprio con quell’Ignoto 3.

«Mi viene un po’ di ilarità. Nel senso che mi viene da ridere di queste cose. Ovviamente, con rispetto guardiamo, ma è la stessa storia del canale dragato dopo diciotto anni: più o meno siamo lì», ha aggiunto Lovati.
DELITTO DI GARLASCO, LOVATI CONTRO ESAMI SULLA SPAZZATURA
Altro tema delicato è quello relativo alle analisi sulla spazzatura: Lovati si oppone alla ricerca di impronte latenti sugli oggetti individuati nella spazzatura e sul divano di casa Poggi, sostenendo che il contenuto del sacchetto della spazzatura non fu mai specificamente sequestrato in modo valido per l’analisi forense.
«Noi ci siamo già opposti all’apertura del sacchetto della spazzatura e continueremo a ribadire la stessa linea. Poi pare che il giudice abbia già scelto di estendere l’incidente probatorio, tant’è che c’è il provvedimento; però noi faremo presente ancora le nostre eccezioni e osservazioni del caso», ha dichiarato l’avvocato Massimo Lovati al programma.
Sempre in merito al sequestro, contesta l’osservazione secondo la quale fu sequestrata tutta la villetta, perché i sequestri sono specifici anche ai fini dell’analisi dei reperti.
«Io ho fatto l’esempio del cinema: c’è un omicidio in fondo alla sala del cinema, in alto a sinistra, no? E il PM, invece di sequestrare il seggiolino dove c’era il cadavere, ha sequestrato tutto il cinema. E che cosa vuol dire? Vuol dire niente», è la spiegazione fornita da Lovati.
