L'amministratore delegato di FS, Donnarumma, è stato intervistato stamane dal Corriere della Sera, un primo bilancio dopo un anno di gestione
L’amministratore delegato i FS, Ferrovie dello Stato, è Antonio Donnarumma, stato intervistato stamane dai microfoni del Corriere della Sera, una lunga chiacchierata in cui si è parlato del presente ma anche del futuro dell’azienda, con un focus sui nuovi investimenti. Donnarumma è partito dall’inizio, spiegando che al suo arrivo “c’era molta confusione” di conseguenza la sua priorità è stata quella di mettere “in ordine” anche perchè c’era il rischio che gli investimenti del Pnrr fossero un ostacolo e non un vantaggio.
Il giornalista del Corriere della Sera chiede quindi maggiori lumi e l’ad di Ferrovie dello Staso riporta il caso di uno stanziamento da 70 milioni di euro per Ferrovie del sud est, più altri 200 milioni di euro per dei lavori in Grecia: “Abbiamo dovuto trovare rapidamente una soluzione”. In merito ai recenti dati semestrali approvati, l’ad Donnarumma precisa che i numeri sono “in linea con quanto previsto”, e inoltre c’è stato un miglioramento rispetto “all’esercizio precedente”.
Stando ai dati della prima metà di quest’anno la perdita è di 89 milioni di euro ma i numeri sono comunque positivi visto che il 2024, non va dimenticato, si era chiuso con un rosso di 200 milioni di euro, di conseguenza significa un +111 milioni di euro. Inoltre questi dati dovrebbero migliorare ulteriormente con l’avvicinarsi alla chiusura dell’anno, al 31 dicembre 2025, di conseguenza Donnarumma si dice convinto che alla fine sarà un bilancio positivo.
DONNARUMMA, IL PUNTO SUI GRANDI INVESTIMENTI
Merito anche dei grandi investimenti e a riguardo il numero uno di FS non si nasconde dicendo che “Siamo la prima stazione appaltante del Paese”, e i numeri lo confermano, visti gli 8,5 miliardi di euro investiti dal primo gennaio al 30 giugno 2025. Ma non finisce qui perchè nei prossimi mesi ne arriverà un’altra decina, per un totale che sfiorerà quindi i 20 miliardi di euro che rientra perfettamente nell’obiettivo di un totale di 100 miliardi di euro entro il 2030.
Si tratta di cifre che fanno comprendere, secondo Donnarumma, che gli investimenti di FS stanno diventando un qualcosa di “strutturale”. In ogni caso c’è stata una crescita dei ricavi pari al 2 per cento rispetto al precedente bilancio, confermando quindi le attese, mentre dal Giubileo ci si aspettava senza dubbio di più. FS è attiva anche all’estero a cominciare dalla Spagna, dove ci sono “buoni risultati” sull’Alta velocità, precisa Donnarumma.
Peggio sta andando in Francia, un mercato più complicato per via della “chiusura dei francesi”, mentre sono senza dubbio migliori i dati tedeschi, dove l’azienda è al secondo posto per quanto riguarda il trasporto dei pendolari “con margini soddisfacenti”. Tenendo conto anche dei bus elettrici in Olanda e delle attività nel Regno Unito e in Grecia, parliamo di un valore di 3 miliardi di euro di fatturato.

DONNARUMMA, IL PUNTO SUI CANTIERI
L’ad Donnarumma ha quindi fatto il punto sui cantieri, tenendo conto che sono circa 1.200 al giorno quelli attivi, che causano non pochi disagi alla circolazione dei treni. “C’è una massiccia campagna informativa”, ha spiegato il manager, ricordando che negli altri Paesi quando si lavora le tratte vengono chiuse.
“La prossima estate ci sarà il picco”, preannuncia quindi il numero uno di FS. Sulla possibilità che un socio privato possa entrate nella rete ad alta velocità Donnarumma precisa che lo studio è quasi completato e che in autunno – nel caso in cui arrivasse il definitivo ok – si potrebbe “creare una nuova società controllata da Rfi” per i primi 1.000 km di rete ad alta velocità. Infine, sull’arrivo della connessione interne direttamente sui treni, Donnarumma spiega che in autunno si terrà il primo test fra Torino e Milano, che se ovviamente dovesse andare a buon fine potrebbe essere esteso anche altrove.
