Silandro, femminicidio di Celine Frei Matzohl: "Omer Cim capace di intendere e volere", secondo perizia psichiatrica chiesta dalla Corte. Le indiscrezioni
Era capace di intendere e di volere Omer Cim quando uccise a coltellate la sua compagna, Celine Frei Matzohl, nell’agosto 2023 a Silandro. A maggio, la Corte d’assise aveva affidato un incarico allo psichiatra Eraldo Mancioppi per effettuare una perizia psichiatrica e, stando alle indiscrezioni emerse dopo che la relazione è stata depositata, può essere processato, perché è imputabile.
Si tratta di un aspetto rilevante, perché, se venisse riconosciuto capace di intendere e di volere, allora rischierebbe l’ergastolo per il femminicidio della compagna. D’altra parte, la Corte ha il potere di non seguire le conclusioni della perizia, se lo ritiene, anche perché non mancano pareri alternativi.
Ci sono due perizie che non coincidono con quella di Mancioppi, a partire da quella della difesa, secondo cui Omer Cim non sarebbe capace di intendere e di volere, perché affetto da un disturbo psicotico delirante, con aspetti persecutori.
DISTURBO PSICOTICO DELIRANTE PER LA DIFESA
Precisano anche i tre tipi di delirio che hanno riscontrato: da quello di grandezza a quello di persecuzione, fino a quello ossessivo verso la compagna. Da mesi alla ricerca di una pistola, controllava la compagna fino a vegliare sotto casa sua. Oltre a mostrare comportamenti ossessivi, avrebbe espresso ansia, bisogno di approvazione e necessità di controllo.
La parte civile contesta la diagnosi della difesa, sostenendo che Omer Cim non sia delirante, ma psicopatico. La psichiatra Anna Palleschi ha diagnosticato un disturbo di personalità con tratti antisociali: oltre a mentire, non ha empatia e attribuisce agli altri le colpe, minimizzando le proprie responsabilità.

Il femminicidio viene definito “da manuale”, precisando che l’uomo non ha perso il controllo, ma si è lasciato andare a un’aggressività cosciente. Dunque, se da un lato non si riscontra un comportamento folle, si ritiene che la personalità sia antisociale e violenta, quindi comunque punibile.
OMER CIM E IL FEMMINICIDIO DELLA COMPAGNA
Omer Cim uccise la sua compagna alla vigilia del ventunesimo compleanno della donna. Dopo il delitto, fuggì verso il confine, ma venne fermato dai carabinieri, che spararono alle gomme dell’auto con cui voleva fuggire. Un militare rimase ferito nell’inseguimento. L’accusa è di omicidio volontario premeditato e aggravato anche dalla relazione sentimentale, resistenza a pubblico ufficiale, percosse e minacce aggravate, per una vicenda denunciata dalla compagna due mesi prima del delitto.
