Silvia Sardone, esponente leghista, indignata per la sfilata di burkini che si è tenuta negli scorsi giorni a Marina di Carrara: cos'ha detto
L’esponente della Lega, nonché europarlamentare, Silvia Sardone, politica molto attiva a Milano e nota per le sue battaglie in particolare contro gli immigrati irregolari e gli estremismi islamici, è tornata allo scoperto sulla sua pagina Instagram, mostrandosi indignata per quanto accaduto negli scorsi giorni a Marina di Carrara, località balneare della Toscana, in provincia di Massa, dove si è tenuto il Festival dell’ospitalità.
A colpire la Sardone è stata in particolare una sfilata avvenuta durante l’evento, nella quale alcune modelle hanno indossato il famoso burkini, il costume intero che viene indossato dalle donne musulmane in spiaggia, non potendo mostrare la pelle e quindi impossibilitate a indossare i normali costumi solitamente utilizzati dalle altre donne.
Questo il commento della Sardone, che ha accompagnato il filmato: «Durante un festival dell’accoglienza a Marina di Carrara c’è stata anche una sfilata di burkini, il costume integrale per le donne musulmane. Questa NON è integrazione, il velo NON è un simbolo di libertà».
SFILATA DI BURKINI A MARINA DI CARRARA: COSA E’ SUCCESSO
Da tempo l’esponente del Carroccio porta avanti una battaglia contro le donne che indossano il velo, costrette a coprirsi nel nome della religione; anche in questo caso ha voluto manifestare il proprio dissenso. Nel filmato si vedono alcune modelle che camminano sul palco indossando un abito che, di fatto, non è un vero costume, essendo composto da pantaloncini e da una veste che copre interamente le braccia, oltre a un copricapo tipico della tradizione musulmana.
Più di duemila (al momento in cui scriviamo) i “like” ricevuti dal post di Silvia Sardone, con centinaia di commenti, alcuni particolarmente adirati, come quello di chi ha scritto: «Accoglienza in italiano significa che io ti accolgo in casa mia, fermo restando che sei tu ad accettare le mie regole»; oppure: «Siamo destinati a diventare ospiti a casa nostra…».

SFILATA DI BURKINI A MARINA DI CARRARA: COMMENTI E “PRECEDENTI”
Un altro utente aggiunge: «Presto saremo una loro colonia! È finita la nostra religione, i nostri valori, le nostre abitudini! Poi i nostri figli e i loro figli si chiederanno perché». Infine, qualcuno scrive: «Mi pare che ora stiano esagerando! … entro un anno, se va avanti così, i nostri negozi non metteranno più in vetrina l’abbigliamento occidentale… svegliamociiiii!».
Allarmismi forse ingiustificati, ma resta il fatto che sono sempre più numerose le manifestazioni musulmane e islamiche sul suolo italiano che fanno discutere e riflettere, come, ad esempio, la scuola elementare di Sesto San Giovanni che, lo scorso maggio, era andata in “gita in moschea” dall’imam per imparare l’Islam.
Un altro caso è avvenuto a Civitavecchia, dove ai bambini delle elementari è stato assegnato come lavoretto un angelo azzurro che legge il Corano, episodio che ha creato non poca bufera. Quello di Marina di Carrara è quindi l’ennesimo episodio discutibile, ma sicuramente non sarà l’ultimo.
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