La bambina che non voleva cantare è un film biografico sulla vita della cantautrice Nada, interpretata da due attrici; Giulietta Rebeggiani e Tecla Insolia
La bambina che non voleva cantare, film su Rai 1 diretto da Costanza Quartiglio
Lunedì 18 agosto, in prima serata su Rai 1, alle ore 21.30, andrà in onda il tv-movie biografico dal titolo La bambina che non voleva cantare che racconta la vita di Nada Malanima, storica voce della musica italiana. Prodotto da Rai Fiction nel 2021, la storia parte dalla sua infanzia fino al debutto sul palco dell’Ariston. Il soggetto si basa sul suo libro autobiografico Il mio doppio umano, mentre la sceneggiatura è di Costanza Quatriglio e Monica Rametta. Alla regia c’è Costanza Quatriglio, già vincitrice del Nastro d’Argento nel 2013 per il documentario Terramatta e oggi direttrice del Centro sperimentale di cinematografia di Palermo per la sezione documentario. Le musiche originali sono di Luca D’Alberto, artista di valore mondiale, che nel 2018 ha pubblicato l’album Exile, impreziosito dalla partecipazione di Tom Smith, leader degli Editors.
Il ruolo di Nada è stato affidato a due attori: Giulietta Rebeggiani per l’infanzia e Tecla Insolia che la incarna durante l’adolescenza. Nel cast de sono anche presenti Carolina Crescentini, Paolo Calabresi, Massimo Poggio, Paola Minaccioni e Sergio Albelli.
La trama del film La bambina che non voleva cantare: un’infanzia segnata da traumi e il trionfo a Sanremo
Ambientato agli inizi degli anni ’60, La bambina che non voleva cantare racconta la vicenda di una giovanissima Nada Malanima e la sua vita nel piccolo paese di Gabbro, a due passi da Livorno, insieme ai genitori, alla sorella Miria e alla nonna Mora. Per caso, la sua voce viene udita da suor Margherita, una direttrice di coro, durante una visita al convento, al quale Miria sta per entrare.
Poi sua madre Viviana, che era affetta da una grave depressione, ritrova un po’ di pace quando sente la figlia cantare. Stimolata da questo sentimento, chiede al maestro Leonildo di impartirle lezioni di canto, ma Nada rifiuta, deludendo profondamente la madre. Per consolarla, la ragazza canta una “Senza fine” improvvisata, lasciando tutti senza parole e accettando di tornare a prendere lezioni di musica. Nel 1967 prosegue gli studi di musica e partecipa a un concorso canoro per giovani talenti: vince un primo premio e ottiene altri riconoscimenti, ma si spegne il lieto vivere e nemmeno il trionfo la rassicura.
La relazione con la madre si aggrava, tanto più dopo l’arresto dell’amica Nora per omicidio. Viviana, sotto shock, tenta un’overdose ed è ricoverata. Papà Gino appoggia la figlia Nada in cui si riconosce e l’accompagna a vedere la madre in ospedale. La saga si chiude nel 1969, quando Nada, allora quindicenne, decolla al Festival di Sanremo e conquista il pubblico con Ma che freddo fa.
