Sulle pensioni anticipate ordinarie c'è un arco temporale da non dover superare: ma attenzione a non restare senza reddito per 3 mesi.
Moltissimi contribuenti italiani aspirano alle pensioni anticipate, ma il tema (soprattutto dopo i recenti cambiamenti) è piuttosto ardente. Infatti il problema principale di oggi è la mancanza di soluzioni strutturali.
Ma per i fortunati che riescono ad ottenere lo stato di quiescenza c’è un’altra novità: la fatidica finestra temporale per riuscire ad incassare il primo cedolino previdenziale.
Come funzionano le pensioni anticipate in Italia?

Il meccanismo delle pensioni anticipate italiane si basa principalmente sugli anni di contributi versati, ed è proprio per questo che moltissime misure sono state un flop (nonché per la discontinuità lavorativa).
Tuttavia, i cittadini che riescono ad acquisire i requisiti minimi per uscire anticipatamente dal lavoro (ad esempio versando 42 anni e 10 mesi di contributi), devono attendere i fantomatici 3 mesi ancor prima di percepire il primo assegno.
A tal proposito ricordiamo che dopo aver soddisfatto le condizioni richieste per la pensione anticipata ordinaria è possibile far domanda (anche qualche settimana prima di raggiungere gli anni effettivi dei contributi richiesti) e aspettare.
Esiste anche il caso dell’istanza anticipata, ovvero far domanda per l’anticipo in un range di tempo molto “precoce”, ma a quel punto il rischio è di restare tre mesi senza stipendio, quando invece la soluzione – che è la più comune – sarebbe quella di aspettare il momento esatto e continuare il lavoro nell’arco temporale.
L’escamotage legale per alzare il cedolino
Abbiamo supposto due condizioni: continuare a lavorare durante le tre mensilità (l’arco temporale necessario per la decorrenza delle pensioni anticipate ordinarie) oppure smettere prima.
L’escamotage completamente legale e ammesso dalla Legge prevede che i contribuenti che decidono di restare sul lavoro per l’intero tempo prima che la previdenza faccia effetto, possa non solo aumentare l’importo sulla pensione, ma viene garantito il reddito fino all’ultimo giorno di attività.
In questo specifico caso l’interessato continuerà a versare i contributi per più anni (totalizzandone 43 ed un solo mese), così da avere un cedolino lievemente più alto, e la domanda potrà esser presentata poco prima così da evitare la finestra mobile più ampia.
