Riforma pensioni 2025, le parole del deputato del Pd Arturo Scotto e del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti
RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI SCOTTO
Continua a far discutere l’ipotesi di un congelamento dei requisiti pensionistici dal 2027 tramite un decreto che potrebbe entrare nella Legge di bilancio. Arturo Scotto, deputato del Partito democratico, chiede di risolvere definitivamente il problema tramite l’abolizione dell’aggancio dell’età pensionabile all’aspettativa di vita che è contenuta in una proposta avanzata dal suo partito che ha anche costi limitati.
Intanto collettiva.it ricorda un aspetto importante relativo ai cosiddetti diritti inespressi, ovverosia integrazioni degli assegni dovuti in determinati casi e solo dietro domanda del pensionato: la prescrizione di 5 anni che rende impossibile recuperare importi riferiti a periodi precedenti.
RIFORMA PENSIONI 2025, LE DICHIARAZIONI DI GIORGETTI E FAVA
Intervenendo sabato al Meeting di Rimini, Giancarlo Giorgetti ha invece parlato della previdenza complementare, evidenziando quanto sarebbe importante che i fondi pensione italiani investissero maggiormente nel nostro Paese piuttosto che all’estero. Il ministro dell’Economia e delle Finanze ha citato il caso del fondo pensionistico canadese che, come altri stranieri, investono nel nostro Paese, aiutandone quindi lo sviluppo.

Sempre dalla kermesse riminese, il Presidente dell’Inps Gabriele Fava ha spiegato che sarebbe importante promuovere la permanenza dei lavoratori in età avanzata e in buona salute (cosa non sempre scontata) sul posto di lavoro (a seconda dell’attività svolta) invece che spingerli al pensionamento anticipato.
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