Premier Bayrou verso la caduta del Governo in Francia: Macron tenta di convincere i socialisti (che pensano però ad un ribaltone). Ecco gli scenari
L’APPELLO DISPERATO DI MACRON AI SOCIALISTI E IL POSSIBILE “RIBALTONE”: COSA SUCCEDE AL GOVERNO
Le due settimane di consultazioni a Palazzo Matignon non sembrano aver cambiato alcun effetto: il Governo Bayrou rischia di essere il terzo a cadere in questo secondo mandato della Presidenza Macron in una Francia sempre più nel caos politico, sociale ed economico. L’incubo del debito pubblico alle stelle impone scelte drastiche in termini di Manovra, con le ricette del centrista Bayrou che non convincono però nessuno, né a destra Le Pen e Bardella, neanche però a sinistra con Melenchon e i socialisti che hanno fortemente criticato le proposte giunte dal Governo di unità nazionale.
Lunedì 8 settembre il voto ormai decisivo per il Governo Bayrou si prospetta una sorta di conto alla rovescia per la fine politica del navigato Premier centrista, a meno di clamorosi cambiamenti all’ultimo: da giorni il Presidente della Repubblica ha indicato ai propri partner di maggioranza di «lavorare con i socialisti» per salvare l’esecutivo, tutti indicati in realtà tranne Rassemblement National e La France Insoumise, le ali considerate “estreme” dal cordone di “salute nazionale” organizzato dall’Eliseo.

I sondaggi in picchiata e la sfiducia dell’elettorato francese non sembrano convincere Macron dal cambiare “rotta” dal continuo trasformismo centrista atto a tenere lontani dall’Eliseo tanto la destra quanto la sinistra. In merito all’opzione dei socialisti ecco che l’appello di Macron potrebbe avere una duplice matrice: la prima, più scontata, non votare la sfiducia a Bayrou ed evitare la crisi del Governo lunedì prossimo. Su questo però né il segretario Faure né l’astro nascente della sinistra riformista Glucksmann sembrano intenzionati a seguire le proposte dell’Eliseo, portando dunque alla possibile nascita di una nuova maggioranza questa volta completamente “tecnica” per accordare poche riforme prima del ritorno al voto l’anno prossimo.
E allora qui il secondo scenario che potrebbe profilarsi invece con protagonisti i socialisti: il partito di Hollande punta ad essere maggiorente del nuovo prossimo Governo dopo Bayrou, con la possibile sponda dei Repubblicani che sentiti negli scorsi giorni con Laurent Wauquiez non hanno del tutto smentito, «Non voteremo immediatamente contro un governo a guida socialista».
BAYROU QUASI RASSEGNATO: “IL GOVERNO FORSE CADRÀ”. I PROSSIMI SCENARI
Il duplice scenario dunque vedrebbe ancora una volta il Centro-sinistra protagonista in Francia, nonostante le urne abbiano più volte fatto intendere che la compagine di Centro-destra guidata da Marine Le Pen con Jordan Bardella avrebbe i favori di una sempre più crescente fetta di popolazione, non più solo relegata agli “estremi”.

Mentre Macron continua a ribadire che il Governo Bayrou va salvaguardato proprio per evitare che il RN possa mettere piede a Palazzo Matignon dopo eventuali Elezioni anticipati – «serve una mobilitazione totale per sostenere il Primo Ministro» (lo ha detto il Presidente nelle ore successive al vertice dei Volenterosi tenuto ieri a Parigi), il capo del Governo sembra sempre più rassegnato ad un destino politico al momento molto più oscuro che altro.
«Il Governo cadrà? È un’ipotesi realista», anche se ritiene «possibile che alcuni deputati non votino la sfiducia». Le richieste dei socialisti fatte durante le consultazioni non sono state accolte da Bayrou e quindi difficilmente potrebbero soccorrerlo, neanche davanti ad implorazione del Presidente Macron. Se po l’ipotesi non disparata di un “ribaltone” socialista in mano ad un nuovo Governo coi Repubblicani fosse concreta, ecco che le residue speranze di Francois Bayrou si fanno sempre più in bilico.
