Udienza generale di mercoledì 17 settembre, Papa leone XIV rinnova l'appello per la pace e il cessate il fuoco a Gaza
Papa Leone XIV al consueto appuntamento dell’udienza del mercoledì, oggi 17 settembre, ha invitato i fedeli ad imparare a fermarsi, per accogliere il silenzio. Una riflessione che nasce dall’esigenza di mettere da parte la frenesia quotidiana, che spinge a correre per produrre, vivendo la vita come se non fosse mai abbastanza, lasciando così da parte l’importanza del riposo e dell’attesa. Il concetto del tempo che passa, è stato ampiamente ribadito durante la catechesi, che è stata incentrata proprio sulla riscoperta dei momenti di pausa da non vivere come vuoto, ma come occasione per accogliere la presenza e l’amore di Dio.
Il pensiero ricorre anche nel passaggio evidenziato nel ciclo di riflessioni, che ripercorre il passo del Vangelo che descrive il Sabato Santo, nel momento in cui Gesù viene messo nel sepolcro dopo la crocifissione, che ha come simbolo il silenzio e l’immobilità che celano “il mistero più profondo della fede cristiana“. Proprio per questo, la speranza, che non nasce mai dal rumore, come ha ribadito il pontefice, andrebbe cercata nel tempo lento e senza cercare risposte e soluzioni immediate.

UDIENZA GENERALE DEL 17 SETTEMBRE, L’APPELLO DI PAPA LEONE XIV PER IL CESSATE IL FUOCO A GAZA
L’udienza di Papa Leone XIV, il 17 settembre che ricorda San Roberto Bellarmino e che quindi segna anche l’onomastico del pontefice nato Robert Prevost, è stata seguita a San Pietro da 30mila persone. Durante la catechesi, la riflessione sul Sabato Santo ha invitato i fedeli a riscoprire l’importanza del silenzio e dell’attesa e a mettere da parte la frenesia quotidiana che impone di correre per cercare risposte.
Al termine delle considerazioni sul passo del Vangelo, il Papa ha rinnovato il consueto appello alla pace e al cessate il fuoco, riferendosi in particolare alle operazioni militari in corso a Gaza, esprimendo la propria vicinanza alla popolazione palestinese, costretta a spostarsi dalla propria terra, ed esortando a trovare una soluzione diplomatica che possa mettere fine ai bombardamenti e permettere il rilascio di tutti gli ostaggi. Ha ricordato inoltre l’importanza del rispetto della dignità umana e dei diritti, chiedendo a tutti i presenti di unirsi in preghiera affinchè “Sorga presto un’alba di pace e giustizia“.
