Come è morto Pino Daniele? L'infarto letale e le gravi condizioni pregresse con cui l'artista napoletano doveva fare i conti da tempo
Pino Daniele, i problemi di salute e il drammatico epilogo a pochi mesi dal sessantesimo compleanno
Sono trascorsi più di dieci anni dalla morte di Pino Daniele. Il cantante napoletano morì a causa di un infarto la sera del 4 gennaio 2015. Da tempo soffriva di gravi problemi cardiaci e l’ultimo infarto, giunto a pochi mesi dal suo sessantesimo compleanno, si rivelò letale. Quella sera, Pino Daniele si trovava nella sua abitazione in campagna, nei dintorni di Grosseto. Troppo isolato e distante per raggiungere il suo cardiologo di fiducia a Roma, nonostante la buona volontà e il tentativo disperato da parte della compagna di allora, Amanda Bonini, di accompagnarlo dal suo cardiologo.
Una mossa vana, poiché Pino Daniele perse la vita. “Aveva una gravissima malattia alle coronarie ed era stata potuta ‘portare avanti’ grazie ad interventi di angioplastica”, aveva spiegato all’epoca il cardiologo che lo aveva in cura, Achille Gaspardone.

Pino Daniele, come è morto: il tentativo disperato della compagna dopo l’infarto
L’artista napoletano aveva chiesto alla compagna di essere trasportato a Roma dove lavorava il suo medico di fiducia. Evidentemente Pino Daniele non se la sentiva di affidarsi ad altri medici, anche per i suoi trascorsi complicatissimi. “Avevamo fatto ben quattro interventi di angioplastica negli anni”, la precisazione del suo cardiologo che, a quanto pare, non rimase affatto sorpreso del triste epilogo.
Fu proprio grazie a quelle operazioni che Pino Daniele riuscì a raggiungere, quasi, i sessant’anni di età. Una magra consolazione, certo. La sua perdita infatti sconvolse non solo tutto il mondo della musica, ma anche tutti i suoi affetti cari che ancora oggi, dieci anni dopo la sua morte, continuano ad avvertire tremendamente la sua mancanza. Dalla compagna di allora ai figli Sara, Cristina, Sofia, Francesco, Alessandro.
