Zucchero compie 70 anni: dagli esordi difficili ai pensieri di suicidio per la fine del primo matrimonio alla rinascita, Amori, moglie, figli e successi
Zucchero compie 70 anni: vita privata e carriera del re del Blues, esordi difficili e pensieri di suicidio dopo fine primo matrimonio
Voce potente e corpo possente, Adelmo Fornaciari, conosciuto in tutto il mondo come Zucchero, compie settant’anni il prossimo 25 settembre e per celebrare l’importante traguardo ha deciso di ritornare sul palco in grande stile con ben 12 live all’Arena di Verona a partire dal 16 settembre. Le prime nove date sono già sold out mentre sono pochi i biglietti ancora disponibili per le ultime tre data. E del resto non c’è da stupirsi, Zucchero in quarant’anni di carriera ha venduto più di 60 milioni di dischi in tutto il mondo ottenendo una fama e un successo che lo hanno decretato il maggior interprete del rock blues italiano. Inoltre, il cantautore reggiano vanta un lunghissimo elenco di primati e record.
È stato il primo artista occidentale ad essersi esibito al Cremlino dopo la caduta di Berlino, è l’unico artista italiano ad aver partecipato nel 1992 al Freddy Mercury Tribute, e nel 1994 agli eventi per il Nelson Mandela 46664 e al Festival di Woodstock sempre nello stesso anno. Ripercorrere la sua lunga carriera tappa per tappa è impossibile ma basta citare che nel corso dei decenni ha duettato con star internazionali come Brian May dei Queen, Bono degli U2, Sting, Peter Gabriel, Paul Young, Eric Clapton, Ennio Morricone e Luciano Pavarotti e proprio con quest’ultimo nel 1992 ha ideato ed organizzato il grande concerto benefico Pavarotti & Friends per raccogliere fondi per diverse cause umanitarie e organizzazioni delle Nazioni Unite trasmesso in diretta mondiale.
Eppure gli esordi della carriera di Zucchero sono stati tutt’altro che facili e promettenti. Dopo aver fondato da giovanissimo alcune band che non hanno mai raggiunto il successo come I Duca, Amici del Mare e Sugar e Daniel ed altre, nel 1982 esordisce come solista al Festival di Sanremo con il brano Una notte che vola via, si classificò penultimo davanti solo ad un brano, quello che alla fine la storia decretera’ il migliore in assoluto: Vado al Massimo di Vasco Rossi. Il cantautore partecipe alla kermesse per ben quattro volte posizionandosi sempre agli ultimi posti. Contemporaneamente anche la sua vita privata subisce batoste e colpi bassi, il matrimonio tra Zucchero e la prima moglie Angela Figliè, con la quale ha avuto le due figlie Alice e Irene, è in piena crisi e pochi anni dopo i due divorzieranno.
In una recente intervista al Corriere della Sera Zucchero su quel periodo farà una confessione drammatica su quel periodo buio ammettendo di aver pensato al suicidio: “Mi ero separato, ero isolato, dopo tanti anni di matrimonio mi mancava la vita familiare. Avevo scritto Miserere ma ero profondamente depresso, non volevo più andare in tour. Quel momento terribile è durato tanto…Volevo farmi fuori, stavo malissimo ed avevo attacchi di panico fortissimi.” Nel 1985 però, se da un lato continua ad essere in piena crisi dal punto di vista sentimentale dall’altro arriva la svolta nella sua carriera, partecipa a Sanremo con il brano Donne, si classifica, tanto per cambiare, penultimo venendo attaccato dalla critica e ignorato dalle giurie ma viene premiato dal pubblico ottenendo uno straordinario successo radiofonico.

Zucchero, rinascita e successo mondiale anche grazie alla seconda moglie Francesca Mozer
Negli anni successivi, tuttavia, l’artista prenderà le distanze dal brano confessando di non riconoscersi in quella leggerezza e di vergognarsi di cantare ‘donne dududu’. Tuttavia il brano segnerà l’ inizio della ribalta di Zucchero, il successo viene poi bissato negli anni successivi con gli album Oro, incenso e Birra, che contiene i brani Diavolo in me, Diamante e Overdose (d’amore), Miserere e l’album Spirito DiVino che, promosso dai singoli X colpa di chi?, Così celeste e Il volo.
Nel frattempo nel 1992 incontra la sua seconda moglie Francesca Mozer, la coppia ha un figlio Adamo Blue ed è l’ inizio di una storia d’amore che dura ancora oggi: “Sono rinato grazie a lei.” Nel 2001 si prende la sua rivincita al Festival di Sanremo torna in gara non come artista ma come autore e si aggiudica non solo la vittoria con il brano di Elisa Luce (Tramonti a Nord Est) ma anche il secondo gradino del podio con Di sole e di Azzurro di Giorgia. In anni più recenti hanno ottenuto un enorme successo i suoi album Chocabeck (con le hit Vedo Nero ed È un peccato morir), Black Cat e D.O.C. In carriera ha avuto numerosi riconoscimenti non solo italiani come il Premio Tenco alla carriera, e l’importante onorificenza di commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italia ma anche internazionali come due World Music Awards, sei IFPI Platinum Europe Awards e una candidatura ai Grammy. E dire che all’inizio la critica lo aveva stroncato non solo come cantante ma persino come autore!
