L'intervista a Giovanni Terzi durante la puntata di ieri di Dentro la notizia, su Canale 5: ecco le dichiarazioni del marito di Simona Ventura
Giovanni Terzi, noto giornalista, opinionista e marito di Simona Ventura, è stato ospite ieri negli studi del programma di Canale 5, Dentro la notizia, per parlare delle continue minacce ricevute da uno stalker. Il talk condotto da Gianluigi Nuzzi ha mandato in onda alcuni dei molteplici messaggi vocali che uno sconosciuto ha inviato negli ultimi anni a Giovanni Terzi: “Morisse tutta la famiglia e tutti i vostri figli, basta, in galera dovete andare farabutti, li chi vi protegge?”.
Il giornalista ha quindi raccontato quanto accaduto: “Ormai da inizio 2023 quest’uomo manda messaggi sul mio Instagram in direct, in privato, questo è un tono molto sereno (dice riferendosi al vocale appena fatto sentire in studio ndr) in confronto alle altre cose: offese, ingiurie e stalking, perchè con più di 200 messaggi vocali, possiamo parlare di stalking. Adesso, in questo momento, mi sta mandando un messaggio e lo dico qui da te perchè sei un amico e un grande giornalista… lui adesso è offeso perchè la polizia postale l’ha già individuato e minaccia me ulteriormente”.
GIOVANNI TERZI MINACCIATO DA STALKER: “UN GIORNO GUARDO IL DIRECT E…”
Giovanni Terzi ha quindi spiegato come ha scoperto la vicenda: “Io non guardo mai il direct e mi sono accorto dopo qualche mese che c’erano 40 messaggi da questo account e li ho sentiti, erano sostanzialmente legati alla persona di Simona Ventura, che diceva che era una donna di satana, che deve morire nel rogo, che farà una brutta fine, poi ha iniziato a fare ingiurie su di me, a minacciare di morte Simona, c’è stata una esclation”. E ancora: “Noi l’avevamo già segnalato, lui si è fermato qualche mese e poi ha ripreso”.
Nuzzi ha quindi mandato in onda altri messaggi e Terzi ha commentato: “Fanno impressione e ti devo dire una cosa, questo messaggio (appena ascoltato ndr) è la prima volta che lo sento, ti ho girato i messaggi che mi ha inviato ma sono talmente tanti che ne io ne Simona li abbiamo ascoltati tutti e poi fanno anche male, non sappiamo con precisione chi può essere, penso che a breve lo sapremo, ma fanno male”.
GIOVANNI TERZI MINACCIATO DA STALKER: “CONOSCETE SIMONA…”
Ma come hanno reagito i loro figli? “I figli sono eccezionali e non ci hanno detto nulla mentre Simona è colipta da questa cosa come sono colpito io, dice che è matto, ma sai se uno viene sotto casa e ti butta l’acido… abbiamo deciso di andare dalla polizia postale perchè lo avevamo già avvisato ma non è bastato quindi ci è sembrato naturale: in sette giorni saranno arrivati 50 vocali, quindi perchè non denunciare? Io credo nella giustizia e credo nel lavoro eccezionale della polizia postale”.
Poi ha proseguito: “Voi conoscete Simona e sapete che la prima reazione sua è stata ‘Se lo vedo e gli do due sberle…’, quel tipo di preoccupazione non c’è e credo che quella preoccupazione che poi ha portato a dei fatti terribili che conosciamo di cronaca non ci sia in nessuno, nessuno immagina che un altro essere umano che non ti conosce possa arrivare a farti del male, non ci arriva la mente umana. In questa cosa piccola io ho capito la voce di tante persone che han detto che ‘tanto non mi succede niente’ ed è per questo che abbiamo denunciato, perchè bisogna denunciare”.
GIOVANNI TERZI MINACCIATO DA STALKER: L’ESPERIENZA DI GIORGIA PALMAS
In studio a fianco di Giovanni Terzi anche Giorgia Palmas, che ha raccontato brevemente un’esperienza più o meno simile: “Io ho avuto un fan che ha iniziato a mandarmi messaggi, poi è diventato violento, l’ho iniziato a trovare dappertutto e poi mi ha aggredito verbalmente, mi insultava, quello che all’inizio era una simpatia è diventato un odio”.
“Meno male che avete denunciato – dice rivolgendosi a Giovanni Terzi – perchè quella cosa di ‘a me non succede mai’ invece succede e bisogna fermarlo prima. Nel mio caso mi attribuiva una felicità che lui vedeva in me, ero giovane e facevo una vita piacevole ed è diventato odio, si attribuiscono a personaggi pubblici delle responsabilità che ovviamente non esistono”.
