Delitto di Garlasco, ex procuratore Mario Venditti potrebbe essere sentito in procura. Il suo legale chiede al ministro Nordio di mandare ispettori a Pavia
L’iscrizione dell’ex procuratore Mario Venditti nel registro degli indagati per corruzione è solo una delle svolte legate al delitto di Garlasco, secondo “Fuori dal Coro”, che se ne occupa stasera su Rete 4, l’ultimo tassello di un sistema opaco, caratterizzato pare da scambi di favore e qualche volta di denaro, stando almeno alla ricostruzione degli inquirenti di Brescia.
A tal riguardo, la Provincia Pavese nella sua edizione odierna riferisce che l’indagato potrebbe essere sentito nei prossimi giorni. Se dovesse essere convocato, potrebbe anche avvalersi della facoltà di non rispondere, essendo indagato, o rispondere solo ad alcune delle domande che gli verranno poste.

Pare che l’intenzione del suo avvocato Domenico Aiello sia quella di aspettare le mosse degli inquirenti bresciani per capire le contestazioni mosse, visto che attualmente l’ipotesi accusatoria è nelle tre righe del decreto di perquisizione notificato venerdì.
DELITTO DI GARLASCO, ISPETTORI A PAVIA?
Nel frattempo, Aiello ha auspicato l’invio di ispettori a Pavia da parte del ministro della Giustizia Carlo Nordio. “Sarebbe opportuna un’ispezione nell’organico del Tribunale di Pavia”, ha dichiarato il legale del magistrato, che al Guardasigilli ha mandato una lettera-esposto. L’ispezione è stata chiesta in quanto “non c’è il senso della misura, non si possono spendere i milioni del contribuente per drenare in diretta un canale per trovare delle tracce che non esistono e non sono mai esistite”.
Ma Aiello ha contestato anche la spesa per le intercettazioni e per le perquisizioni in seguito all’appunto trovato a casa dei Sempio. Ma è passato anche al contrattacco, segnalando che Venditti non è stato mai gip, quindi non poteva archiviare, ma solo fare richiesta. “Allora, per coerenza, si deve indagare e perquisire anche il gip”, ha suggerito, chiedendosi perché il suo cliente sia l’unico indagato.
CAMPIONE, PRESSING SU VENDITTI PER DIMISSIONI
Ma Venditti deve anche affrontare le pressioni del sindaco di Campione d’Italia, che ha chiesto le sue dimissioni dal Casinò, di cui l’ex procuratore è presidente. Roberto Canesi alla Verità ha auspicato che arrivino spontaneamente le dimissioni, aggiungendo di aver discusso con alcuni consiglieri comunali informalmente della vicenda.
Già a marzo era stata avanzata una richiesta di decadenza, respinta dal Comune e dal collegio sindacale. Ora però la situazione è cambiata, visto che “c’è un risvolto molto grave”, ha spiegato il sindaco, secondo cui va tutelata l’immagine del Casinò.
