Il rinnovo del contratto degli enti locali è in stallo. Cgil e Uil insistono nell'aumentare il salario mensile e gli arretrati.
Sul rinnovo e la gestione del contratto degli enti locali la Pubblica Amministrazione avrà molto da fare. In prima battuta occorrerà lavorare sulle scadenze dell’anno precedente, il 2024, e poi finalizzare gli iter per certificare quali sigle sindacali indirizzare per ciascun comparto.
Paolo Zangrillo, ministro della Funzione Pubblica, si reputa fiducioso di poter giungere ad una conclusione nel minor tempo possibile. Questo perché i sindacati interessati dovranno presenziare il 9 ottobre presso L’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale e delle Pubbliche Amministrazioni.
Il rinnovo del contratto degli enti locali

Il rinnovo previsto nel contratto degli enti locali presenta delle discrepanze importanti tra le sigle sindacali. Da un lato il “no” di Uil e Cgil che reputano “insufficiente” l’incremento salariale del 5,7% (a causa di una inflazione cresciuta del 14%), mentre Cisl e Cisa che sarebbero d’accordo.
Il ministro Zangrillo insiste nell’accelerare i tempi, e se l’accordo trovasse spazio tra le parti, gli impiegati degli enti locali potranno ricevere 190€ al mese in più (già da quest’anno) e 2.500€ una tantum.
Poi tra 2 anni si prospetterebbero un rialzo sul salario ancora più significativo, potendo garantire una media di 280€ mensili aggiuntivi. Una cifra significativa per moltissimi nuclei familiari, specialmente per quelli “più numerosi”.
I rinnovi sull’Istruzione e la Ricerca
Il caso è lievemente più complesso per l’Istruzione e la Ricerca (ad eccezione dei contratti dei docenti recentemente approvati), dove mancano gli accordi e le richieste aggiuntive sarebbero “parecchie”, come l’ottenimento di alcune indennità e dei riguardi per specifiche categorie professionali.
Tuttavia l’attesa per gli ulteriori contratti da rinnovare (e sempre inerenti al pubblico impiego) slitta al 4 novembre, data in cui scadrà la possibilità di poter far rappresentare le sigle sindacali per ogni categoria di riferimento.
Zangrillo conclude positivamente la riflessione sul rinnovo del contratto per gli enti locali, spiegando che ad oggi soltanto questo Governo è stato in grado di stanziare 20 miliardi di euro da destinare soltanto a tal settore.
Il ministro specifica che è rimasto deluso soltanto da alcune pretese di certi sindacati, che avrebbero e starebbero richiedendo più risorse finanziarie rispetto a quelle garantite.
