Salvini è intervenuto a Mattino 5 per parlare dello sciopero di oggi: l'idea è introdurre sanzioni più severe per chi protesta in modo illegittimo
Durante la diretta odierna di Mattino 5 è intervenuto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che ha commentato le recenti notizie sul blocco della missione umanitaria verso Gaza della Flotilla e – soprattutto – lo sciopero generale indetto da alcune sigle sindacali e le tantissime manifestazioni che proprio in queste ore stanno coinvolgendo centinaia e centinaia di piazze in tutta Italia, in un grido di solidarietà per Gaza e il popolo palestinese.
Partendo – con un brevissimo commento – proprio dalla Flotilla, il ministro Salvini ha voluto ricordare che “abbiamo tutelato [la missione] fino in fondo” e ora spetta agli attivisti arrestati “essere responsabili di quello che fanno” nel momento in cui “rischiano la vita per entrare in una zona di guerra”; sollevando anche dei dubbi su quanto effettivamente la missione navale possa “aiutare la pace” andando a cercare “uno scontro” là dove c’è un percorso politico – certamente labile e che difficilmente porterà a qualcosa di concreto – avviato dagli Stati Uniti.
Salvini: “Questi scioperi e queste manifestazioni non aiutano i bambini a Gaza”
Passando al tema dello sciopero, Salvini ha messo da subito in chiaro che l’agitazione odierna è “illegittima” e proprio in tal senso va una proposta di “revisione della legge che riguarda lo sciopero” avanzata ieri e che mira a introdurre “pesanti sanzioni a chi sciopera illegalmente” creando un danno da miliardi di euro ai lavoratori: attualmente, spiega Salvini, “le sanzioni possono essere tra i 2mila 500 e i 50mila euro” ma l’idea sarebbe – a fronte di “danni da migliaia di euro” – di imporre sanzioni “equiparata al danno creato“.

Similmente, per Salvini “non è normale che per garantire il diritto allo sciopero [servano] decine di migliaia di poliziotti e carabinieri con caschi, scudi e manganelli pronti a proteggere stazioni, porti, aeroporti, autostrade e semplici cittadini”: per questa ragione intende portare avanti la proposta – difficilmente applicabile – di “far pagare una cauzione a chi organizza queste manifestazioni in caso di danni” evitando che siano “gli italiani a pagare per i danni fatti da alcuni delinquenti”.
Certo è – conclude Salvini – che chi durante uno sciopero “lancia degli oggetti a dei lavoratori è solo un teppista” che a suo avviso avrebbe “bisogno di fare un annetto di leva militare per imparare il rispetto” per l’autorità; ricordando che la guerriglia urbana “non c’entra niente con Gaza e non aiuta i bambini palestinesi“, relegando le proteste a un semplice “scontro politico contro Salvini, Meloni e il mondo intero” al solo scopo di “fare casino”.
