La mamma di Sempio, indagato per il delitto di Garlasco, ha avverito un malore: è stata ricoverata, ma sembrerebbe stare bene
Ennesimo – per così dire – “colpo di scena” nel lunghissimo caso che riguarda il delitto di Garlasco, tornato sulle prime pagine della cronaca per via della riapertura del fascicolo di indagine a carico di Andrea Sempio, amico – come si sarà ormai ben capito in questi mesi di elevatissima attenzione mediatica – del fratello della vittima: proprio la mamma di Sempio, infatti, in queste ore avrebbe avvertito un malore tale da richiedere il trasporto in ospedale, per ragioni che per ora non sono ancora state rese note.
Non si tratta, per la mamma di Sempio – Daniela Ferrari -, del primo episodio simile perché ampio risalto mediatico fu dato anche al malore che avvertì lo scorso aprile: in quell’occasione i suoi legali spiegarono alla stampa che la donna aveva avuto un attacco di panico dopo che, nonostante la sua scelta di avvalersi della facoltà di non rispondere, le fu posta una domanda (si disse sui giornali) su un Vigile del fuoco suo presunto amico; collegato – in qualche modo – allo scontrino del parcheggio di Vigevano.
Garlasco, dopo il malore la mamma di Sempio sta bene: secondo delle voci, verrà sottoposta a test neurologici
Insomma, scarseggiano per ora le informazioni sul malore avuto dalla mamma di Sempio nella giornata di oggi con l’informazione – peraltro – diffusa dall’ex paparazzo dei vip Fabrizio Corona con un paio di storie pubblicate su Instagram e – in un secondo momento – confermata dalla dottoressa Taccia: stando a ciò che sappiamo, Daniela Ferrari sarebbe stata portata al Policlinico pavese San Matteo e sembrerebbe stare bene; ma in attesa di analisi per capire se i suoi malori siano legati a un problema neurologico.

Nel frattempo, procede a singhiozzo l’indagine sul delitto di Garlasco con la partita principale – quella che vede proprio Sempio nel ruolo di potenziale autore o co-autore della morte di Chiara Poggi – in attesa dei risultati delle ultime analisi tecniche richieste; mentre al contempo continua anche il filone bresciano che vede al centro l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti per il quale si ipotizza il reato di corruzione perché – questa la tesi, tutta da dimostrare – avrebbe accettato mazzette dai Sempio per archiviare la prima indagine a suo carico.
