Marta Cartabia (San Giorgio su Legnano, Milano, 1963) dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università di Milano nel 1987, è stata Reaserch fellowship nella Michigan Law School, Ann Arbor, Usa, sotto la direzione dei professori J.H.H. Weiler e T. Sandalow. Nel 1993 ha conseguito il PhD nell’Istituto Universitario Europeo di Fiesole, con menzione della Commissione. Professore ordinario di diritto costituzionale nell’Università di Milano-Bicocca, è titolare del modulo Jean Monnet, diritto costituzionale europeo, nell’Università di Milano-Bicocca. È componente del comitato di direzione della rivista Quaderni costituzionali e componente del Fralex (Fundamental rights legal experts) dell’Agenzia dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, Vienna. Nominata giudice costituzionale da Giorgio Napolitano nel 2011, vicepresidente dal 2014, l’11 dicembre 2019 è stata eletta all’unanimità presidente della Corte costituzionale. Feed Rss
MARTA CARTABIA illustra l’urgenza di “verificare la capacità che l’esperienza elementare ha di illuminare alcune delle questioni irrisolte del diritto e dei nuovi diritti”
Sabato 25 lo stato di New York ha approvato una legge che consente il matrimonio fra omosessuali. Qual è la portata giuridica e culturale di questa decisione? MARTA CARTABIA
“Ragionevolezza” è il principio giuridico non esplicitato, ma che spiega il rovesciamento della decisione della Corte europea nel caso Lautsi. L’editoriale di MARTA CARTABIA
Dire che il diritto attiene anzitutto alle esigenze più profonde della persona umana può apparire come una affermazione quanto meno eccentrica. Non è così. Lo spiega MARTA CARTABIA
L’integrazione europea è un processo che ha percorso un lungo cammino dal lontano 1950. Grande realismo e grandi ideali animavano i padri fondatori: ma le sfide di oggi non sono meno ardue di quelle delle origini
Con una risoluzione del 14 gennaio 2009 il Parlamento Ue è intervenuto in tema di diritti fondamentali. Non sarebbe una novità. Solo che questa volta il Parlamento prende di mira nientemeno che gli Stati membri e le formazioni sociali. Ma è vera difesa dei diritti o una nuova forma di individualismo che attacca “per legge” la libertà dei cittadini?
Il ministro Sacconi è indagato per il reato di “violenza privata” davanti al Tribunale dei ministri, in seguito a una denuncia dei radicali. Un atto dovuto o una azione dimostrativa?
Forse, più che di un governo che pensa a come rafforzare il proprio potere, il popolo italiano ha bisogno di un governo che usi il potere che ha per affrontare i problemi reali del Paese
È un motivo procedurale quello che sostiene l’ultima e definitiva decisione giudiziaria della Cassazione a sezioni unite sul caso Englaro. Il paradosso di un diritto all’autodeterminazione che si rivolge contro l’uomo stesso. Ma le responsabilità delle autorità giudiziarie si innestano su un vuoto legislativo che non è ancora stato colmato
Intorno al tema dei diritti umani si svolgono negli anni più recenti dibattiti almeno in parte contraddittori, in particolare su due nodi. Il primo riguarda una questione antropologica. Il secondo riguarda l’universalità dei diritti umani