Il rischio di fermarsi prima

L'episodio dei lebbrosi guariti da Gesù ci mette di fronte all'urgenza di indagare l'origine del dono che siamo, e di quelli che abbiamo ricevuto

“Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono?” (Lc 17, 17). È pesante la domanda, riportata dall’evangelista Luca, che Gesù pone constatando il ringraziamento di uno solo dei dieci lebbrosi guariti. Tutti colpiti dalla medesima malattia e tutti raggiunti dalla stessa grazia. Non vengono guariti “su condizione”, Cristo non chiede garanzie previe, compie un gesto che lascerà intatta a ciascuno di loro la necessità di fare il proprio tentativo nella vita.



E così avviene. Solo uno si accorge di cosa gli è capitato davvero, e torna a ringraziare, non si ferma prima, va fino in fondo, fino a guardare in faccia l’origine della sua guarigione. Solo uno si è accorto di essere stato guarito, e non per opera sua, sorprendendo così un motivo per lodare Dio.

“E gli altri nove dove sono?”: possiamo immaginarceli, tutti presi dalle conseguenze di quella guarigione, correre a fare quelle cose sinora impedite dalla maledizione della lebbra. Finalmente tornare a casa, abbracciare moglie e figli, baciarli, lasciarsi accarezzare, e poi di corsa dagli amici per festeggiare la guarigione. Tutto giusto, tutto bello, tutto normale.



Intanto, però, quella frase con cui avevano chiesto di essere risanati era diventata un ricordo: “Gesù, maestro, abbi pietà di noi!”. Quello di cui avevano bisogno finalmente si era realizzato, perciò non avevano più la necessità di chiedere pietà. Cristo li lascia al loro tentativo in una vita che non è mossa dall’urgenza dalla sua origine.

Si può cercare di vivere anche così, tutti presi dal desiderio di realizzare le proprie ambizioni, i propri progetti, senza fare più i conti con quell’impeto, che almeno una volta è scoppiato nel cuore, di incontrare Uno che abbia pietà di noi. Si può vivere, insomma, trascurando il proprio umano.



Carcere Mamertino, “Gesù abbraccia Pietro ponendogli una mano sulla spalla (XIV sec., particolare)

Tra quei dieci, però, c’è qualcuno che sceglie un’altra strada. Sta camminando, dopo quella richiesta di aiuto, insieme agli altri. Si accorge, a un tratto, che gli è accaduto qualcosa, si sente strano, e così anche loro. Si guardano e vedono ciò che non avrebbero mai sperato di poter vedere: sono guariti. La malattia e il bisogno li avevano messi tutti davanti alla stessa presenza, ma adesso le loro strade in un istante si sono divise.

E lui, il samaritano, lo straniero, quello che non aveva alcun diritto di sperare la salvezza anche per sé, “tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo”. Vuole vedere ancora quell’uomo a cui tutti insieme avevano domandato pietà. Ha ricevuto un dono delicato, fragile, e l’unico modo per non impadronirsene è tornare all’origine.

Arriva e vede Gesù che li aspetta tutti, anche se torna solo lui. È una dinamica che si ripete sempre nella storia, anche perché Dio non ha cambiato metodo: lascia che ciascuno faccia il proprio tentativo nella vita. Chi di noi ha ricevuto un dono particolare non può non paragonarsi con quel samaritano. Ne abbiamo abbandonato l’origine? Ce ne siamo appropriati? Ci siamo fermati un attimo prima? Crediamo di poter fare affidamento sulle conseguenze? Pensiamo di avere la salvezza nel nostro fare e brigare, come se tutto partisse da noi? O siamo lì ai piedi di Cristo in qualsiasi circostanza viviamo?

Che sfida! Anche perché sappiamo bene che “Essere sanati non basta. Ricevere i doni che desideriamo non è sufficiente per riempire il nostro cuore. Ciò che conta non è il dono, ma chi ce lo dà. Se non riconosciamo la natura infinita del nostro bisogno, non potremo riconoscere che cosa corrisponde davvero al nostro cuore” (Julián Carrón, Assemblea Nord Europa, 9 gennaio 2018).

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI


Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Chiesa

Ultime notizie

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.